Venerdì, 5 Gennaio
Tt 3,3-7; Sal 71 (72); Gv 1, 29a.30-34
«Egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, e che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro». (Tt 3,5-6)
L’evento che ha rivoluzionato la storia è stato il fatto che l’amore di Dio per l’uomo, il suo prendersene cura fin dentro le radici dei suoi sbagli, si è manifestato con l’infinito dono di Gesù venuto nel mondo a soffrire e a morire per noi. In questo si mette in gioco la fede del cristiano perché molto spesso si lascia prendere dal pessimismo e dalla mentalità del mondo e si dimentica che solo Gesù Cristo può salvare l’umanità. Il cristiano sa e deve credere che proprio dalla croce che il Signore dovrà affrontare scaturirà quell’acqua e quello Spirito che potrà rigenerarci e rinnovarci. Lo Spirito Santo, potenza infinita di amore del Padre, sarà amore che zampilla per offrirci concrete prospettive di vita. La speranza che caratterizzava il nostro cammino di avvento, si è concretizzata con il Natale, ma il compimento sarà con la Pasqua con il dono dello Spirito, donato in abbondanza per renderci a nostra volta testimoni attendibili e credibili: sempre se avremo il coraggio di essere docili all’amore di Dio.
Preghiamo
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio del re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
(dal Sal 71)
[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]