Giovedì, 4 Gennaio

Dn 7,9-14; Sal 97 (98); 2Ts 1,1-12; Lc 3,23-38

«Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano. il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai e il suo regno non sarà mai distrutto». (Dn 7,13-14)

Il profeta Daniele cerca di leggere gli eventi in profondità. Non si lascia avvolgere dalle tenebre o dalla paura, ma rimane saldo, come sentinella di Dio che sa attendere l’alba in cui già vede un timido annuncio. Non si può negare l’azione devastante del male ma bisogna affrontarlo con la fiducia perché con Gesù ci sarà un’alba di redenzione per tutti. Con la festa del Natale abbiamo celebrato la nascita di una nuova redenzione, una vita che parla di una presenza di Dio nella storia dell’uomo. Nella vita di ogni giorno ci sono tante tracce di gesti di solidarietà, di ricerca gratuita e appassionata di un incontro profondo, ci sono piccole luci che annunciano la bellezza di una presenza significativa che non ci lascia soli e che cammina con noi. Solo se ci accorgeremo della sua presenza vicina saremo capaci di affrontare la vita con ottimismo e speranza contrapponendo quei messaggi di morte che ogni giorno avvengono nel nostro mondo.

Preghiamo

Se il dolce sapore delle meravigliose esperienze che mi dai da gustare nel rapporto con i poveri, bisognosi e ammalati, sono pregustazione della gioia del Cielo, quanto bella, grande, completa dev’esser la pienezza del Paradiso!

(Preghiere – Caritas Italiana)

[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]

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