Novena di Natale - VI feria prenatalizia

Rut 4,8-22; Sal 77 (78); Est 9,1.20-32; Lc 2,1-5

«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra… Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città». (Lc 2,1.3)

Il decreto di Cesare Augusto impartisce che si faccia un resoconto su tutta la terra per conoscere la grandezza dell’impero romano. Tra la numerosa folla che si mette in viaggio per raggiungere i luoghi di origine ci sono anche Maria e Giuseppe: la storia del mondo si condensa nella loro storia di famiglia e il vangelo di Luca mette a fuoco un particolare di grande rilevanza, avvenuto in un piccolissimo paese della Palestina, a Betlemme. I due sposi vivono il disagio del viaggio e della mancanza di intimità e la nascita del bambino avviene nella precarietà di una mangiatoia per animali nel silenzio della notte. Il figlio di Dio nasce nell’umiltà più umile e così sarà anche tutta la sua vita, prendendo il posto degli ultimi. Nella sua vita parlerà di povertà perché la conosce, parlerà di virtù perché le possiede, parlerà di vera fratellanza perché condivide la fatica dell’umanità. Gesù si è fatto ultimo di tutti per insegnarci che la vera grandezza è una sola: l’amore del Signore.

Preghiamo

Ti siamo immensamente grati per la gioia che proviamo nel fare un semplice atto di carità, un gesto di condivisione, un saluto, una parola di conforto, un dono a chi non se l’aspetta, una carezza a un cane o un gatto randagio, perfino nel raccogliere lo sfogo di chi soffre, di chi è diverso, di chi ha tanta rabbia dentro.
(Preghiere – Caritas Italiana)

[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]

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