Gen 2,18-15; Sal 1; Pr 1,1a.20-33; Mt 5,1-12a

Vedendo le folle, il Signore Gesù salì sul monte : si mise a sedere e si avvicinarono a Lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri, beati i miti, beati i misericordiosi, grande è la vostra ricompensa nei cieli”. (Cfr. Mt 5,1ss).

Mosè era salito sul monte Sinai e n’era disceso con le tavole della legge di Dio. Gesù, novello Mosè, sale sul monte e si mette ad istruire i suoi discepoli. Non dà una serie di precetti, ma indica loro uno stile di vita. I suoi discepoli devono essere poveri, miti, misericordiosi, operatori di pace, disposti a soffrire, bramosi di giustizia e pronti ad affrontare persecuzioni. Verificare la nostra somiglianza a questo ritratto tracciato da Gesù, sarebbe una buona partenza per il nostro cammino quaresimale, teniamolo a portata di mano, e ogni tanto guardiamoci in esso, come in uno specchio, confrontiamoci e, se c’è bisogno, correggiamoci.

Preghiamo

Beato l’uomo di integra condotta
che cammina nella legge del Signore.
Siano diritte le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

dal Salmo 118(119)

 

[La Parola ogni giorno – "Questo è il mio corpo, che è dato per voi". Pane di vita per le genti – Quaresima 2012 – Centro Ambrosiano]

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