Es 7,1-6; Sal 94; Rm 15,14-21; Mc 12,1-12

 

Per Paolo ciò che conta è portare il vangelo a coloro che non hanno ancora conosciuto il nome di Cristo perchè le genti possano diventare un’offerta gradita e santificata dallo spirito Santo.   (Rm 15)

 

E’ Dio ad avere in mano la storia e a guidare Mosè ed Aronne a sfidare il Faraone per far uscire il popolo d’Israele dall’Egitto e ricondurlo alla sua terra. Il fine è di mostrare anche agli egiziani che Dio è il Signore e nessun altro. Così l’apostolo Paolo è investito di una grande missione quale quella di portare il vangelo alle genti che ancora non conoscono il Cristo perchè nessuno sia privato della grazia divina e tutti possano udire l’annuncio e comprenderlo. Starà poi a ciascuno di accoglierlo e farsene testimoni.

Grandi missioni che impegnano i rispettivi personaggi a donare la vita, come il figlio del vignaiolo inviato dal padre ai contadini ribelli per ricevere la doverosa riconoscenza verso il padrone della vigna. Una parabola che lascia sconcertati gli uditori perchè mai si era sentito di un padrone che mandava il proprio figlio dai contatidi ribelli e nulla faceva per difenderlo da loro, ma anzi lo ‘sacrificava’ in una missione apparentemente impossibile contro chi non voleva adempiere alla giustizia e seguire la verità.

 

Preghiamo col Salmo

Venite, cantiamo al Signore,

acclamiamo la roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie,

a lui acclamiamo con canti di gioia.

 

 

 

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