Giovedì della settimana della VII domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Tt 2, 11-15a; Sal 135 (136); Lc 24, 44-48
Carissimo, è apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. (Tt 2,11-13)
Il cristiano sa che la grazia di Dio si è manifestata e questa è salvezza per tutti. In conseguenza egli vive sobriamente: non ha necessità di fare affidamento nei beni materiali, come se solo da questi dipendesse la sua salvezza, poiché confida innanzitutto nel Signore. La fede nel Signore Gesù emerge da ogni semplice atto: chi è veramente in rapporto con lui sa far dipendere da lui la sua vita, senza ritenere determinante ciò che in realtà è solo secondario.
Preghiamo
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
perché il suo amore e per sempre.
Ci ha liberati dai nostri avversari,
perché il suo amore e per sempre.
Rendete grazie al Dio del cielo,
perché il suo amore e per sempre.
Dal Salmo 135 (136)