GIOVEDÌ 28 MARZO

Gen 23,2-20; Sal 118 (119),81-88; Pr 11,23-28; Mt 6,25-34

Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. (Mt 6,33)

L’interrogativo posto nel brano di Vangelo di oggi sembra essere principalmente quello della relazione con i beni materiali: come deve comportarsi il discepolo di Gesù rispetto ai beni del mondo? Il maestro dà una risposta precisa: angosciarsi e affannarsi oltremisura per la sicurezza economica e materiale non è necessario! Il discepolo è ben consapevole che il futuro è nelle mani di Dio, a ciascuno è chiesto di vivere pienamente il presente affidandosi alle mani amorevoli del Padre. Questo non vuol dire che Gesù inviti ad un atteggiamento di disinteresse e di noncuranza totale delle cose che ci permettono di vivere e di vivere dignitosamente, ma chi vuole seguire Gesù impari da lui la gerarchia di valori. Prima di tutto ci sono i beni del Regno e il sommo bene che andiamo cercando, la cui assenza ci inquieta, è Dio e il suo amore.

Preghiamo

Non scordarti di noi, Signore, sino alla fine
perché a te si abbandona il derelitto
e all’orfano tu solo doni aiuto.
La supplica dei poveri tu ascolti
e la tua destra sostiene il loro cuore.

[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]

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