Martedì dopo l'Epifania
Ct 2,8-14; Sal 44; Mt 25,1-13
“Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline”. (Ct 2)
L’amore di Dio per l’umanità è rappresentato dalla gioiosa premura dell’amato che corre verso l’amata, superando ogni difficoltà ed abbattendo ogni ostacolo. Cristo riveste della sua radiosa bellezza ogni anima che lui stesso ha redento. Anche il vangelo riprende il tema dell’ansia dell’incontro della sposa con lo sposo: l’immagine del convito dice comunione e intimità gioiosa con il Signore.
Ma è ribadito l’invito a non sottovalutare il nostro comportamento, ad essere vigili e pronti all’incontro: non lasciamoci sorprendere sprovvisti di speranza e di carità, distratti da faccende di minor conto e preoccupati del solo nostro destino.
Preghiamo col Salmo
Il tuo trono, o Dio,
dura per sempre,
scettro di rettitudine
è il tuo scettro regale.