Sabato della settimana della X Domenica dopo Pentecoste

Dt 4, 1-8; Sal 98 (99); Rm 7, 7-13; Gv 3, 16-21

«Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».  (Dt 4,7-8)

Mosè consegna al popolo la legge, si tratta di un dono del Signore, ciò che consentirà di vivere felici nella terra.
Mosè ricorda che la vicinanza del Signore si manifesta proprio tramite la sua legge, non è astratta: la presenza del Signore si realizza nella misura in cui i rapporti tra gli esseri umani sono giusti, nella misura in cui ciascuno riconosce di poter vivere pienamente quando anche fratelli e sorelle hanno le stesse opportunità.
Anche oggi riconoscere la vicinanza del Signore è un dono che mette in gioco la libertà di tutti perché quel dono sia concreto, realizzato tramite uno stile nuovo per vivere in comunione.

Preghiamo

Lodino il tuo nome grande e terribile.
Egli è santo!
Forza del re è amare il diritto.
Tu hai stabilito ciò che è retto;
diritto e giustizia hai operato in Giacobbe.

dal Salmo 98 (99)

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