Venerdì in albis
At 10,34-43; Sal 95; Fil 2,5-11; Mc 16,1-7
«[Gesù di Nàzaret] ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome». (At 10,42-43)
Le parole di Pietro al centurione romano Cornelio e a quanti sono con lui sono davvero un lieto annuncio: la Buona Notizia fa breccia nel cuore di molti e apre la strada a una nuova visione di tutte le cose. Si aprono gli occhi di Cornelio e si aprono anche quelli di Pietro, che inizia a intuire come la Via di Gesù possa essere percorsa da tutti, nessuno escluso, senza distinzioni, per la grazia di Dio che non fa preferenze e non considera emarginazioni. C’è un giudizio e c’è una chiarezza: ed è cosa promettente, perché ci viene detto che la storia non è consegnata al caso né al caos, ma troverà una sua ricapitolazione e cammina verso un ordine, una giustizia, una trasparente luminosità. E c’è perdono: non siamo abbandonati alla nostra fragilità, né sono incolmabili i danni prodotti dalle nostre scelte sbagliate. Dio sa recuperare quanto noi lasciamo per strada o roviniamo nella nostra insipienza. Buona Notizia per noi e per il mondo! Buona Notizia per affrontare con occhi nuovi il cammino di ogni giorno!
Preghiamo
Israele, confida nel Signore: egli è loro aiuto e loro scudo.
Casa di Aronne, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Voi che temete il Signore, confidate nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
(Sal 115,9-11)