Venerdì della III settimana di Quaresima
Dt 4,1-9a; 1Re 8,22-30; Dt 6,4-19; 1Sam 16,1-13a
Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». (1Sam 16,7)
Dove guarda Dio? Come ci guarda? Una volta, forse ancora oggi, per spronare a fare il bene ed evitare il male, si diceva: «Dio ti vede». Certo, il Signore arriva a scrutare la parte più profonda della nostra vita, però non con lo sguardo di un giudice inquisitore ma con quello di un Padre, che unisce cuore a cuore. Così che sentirci guardati e custoditi da questo sguardo d’amore di Dio ci aiuta a dare la giusta dimensione ai problemi e alle sfide della vita, fidandoci della sua presenza amorosa, perché molte cose sono solo apparenza.
Preghiamo
Signore, tu mi scruti e mi conosci […].
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.
(Sal 139)