Mercoledì della II settimana di Quaresima
Gen 17,18-23.26-27; Sal 118,41-48; Pr 6,6-11; Mt 5,38-48
E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui». (Gen 17,19)
Alleanza. È la libera decisione di Dio di coinvolgersi con la vita di Abramo e la sua discendenza. Dio che è tutto, che è il Signore, decide di mostrare la sua signoria coinvolgendosi con l’uomo, con il cammino dell’uomo, con una decisione perenne. Che cosa succede nella vita quando l’uomo accetta questa alleanza, questa signoria di Dio? Succede che la vita dell’uomo si fa feconda, perché incontra il suo senso e la direzione giusta. Allora accade, come sta capitando a Cuba, che una persona in prigione ingiustamente, riceva la luce e la forza per vivere questa ingiustizia senza odio, trasformando il tempo della reclusione in tempo di libertà interiore, in un cammino di crescita nella fede e nella capacità di amare.
Preghiamo
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Ricordati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
(Sal 25,4-6)