Venerdì della settimana della V Domenica dopo l'Epifania
Sir 32, 1-13; Sal 103 (104); Mc 8, 22-26
Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti. Compòrtati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola; quando avrai compiuto il tuo dovere, accòmodati per far festa con loro e ricevere complimenti per le tue buone maniere. Parla, o anziano, poiché ti si addice, ma con saggezza, e non disturbare la musica. (Sir 32,1-3)
Parlando di posti a tavola, sembra che la Scrittura ricordi che ognuno ha il proprio posto, ma che quello non predetermina nulla, tantomeno autorizza a ritenere di essere superiori agli altri. Allo stesso tempo, però, l’equilibrio descritto nel libro del Siracide non mortifica nessuno, anzi invita a fare festa. Quell’equilibrio è raggiungibile da tutti, riconoscendo il ruolo più consono a sé, per età e funzione. Oggi è l’occasione per scoprire che il discepolo del Signore non vive come se fosse schiacciato da un peso gravoso, ma mostra il suo legame con Dio attraverso i piccoli gesti, spesso gioiosi e gratificanti, che gli capita di vivere.
Preghiamo
Doni vino che allieta il cuore dell’uomo,
olio che fa brillare il suo volto
e pane che sostiene il suo cuore.
Sono sazi gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
Dal Salmo 103 (104)