Giovedì della settimana della V Domenica dopo l'Epifania
Sir 30, 21-25; Sal 51 (52); Mc 8, 10-21
Gelosia e ira accorciano i giorni, le preoccupazioni anticipano la vecchiaia. Un cuore limpido e sereno si accontenta dei cibi e gusta tutto quello che mangia. (Sir 30,25)
Gustare ciò che si mangia – una possibilità data a tutti, ma spesso non sfruttata. Ciò non accade solo quando ci si nutre, ma in realtà succede in ogni occasione che la vita presenta: lasciare che tutto scorra, senza accoglierlo come un’opportunità.
Quelle poche parole, quasi ovvie, sono in realtà Parola di Dio: la Scrittura è la traccia della presenza del Signore in ogni momento della giornata, in ogni aspetto della quotidianità. A tutti è offerto il dono di poter vivere, semplicemente, dando sapore alla propria vita fino a riconoscere che lì è presente il Signore.
Preghiamo
Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà di Dio
in eterno e per sempre.
Dal Salmo 51 (52)