Sabato della settimana dell'ultima Domenica dopo l'Epifania

Es 35, 1-3; Sal 96 (97); Eb 4, 4-11; Mc 3, 1-6

Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: «Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare: Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore».  (Es 35,1-2)

Il sabato è per gli ebrei il giorno distintivo, giorno che ricorda che ciascuno è ben di più che quanto può produrre, che ogni uomo vale per chi è, non per quanto riesce e può lavorare. Per questo il sabato è il giorno del Signore, il giorno nel quale il legame con lui si fa esplicito: ciascuno ha valore perché salvato da Dio, ben oltre quanto può operare.
La sospensione dalle attività ricorda a tutti il valore assoluto di Dio e di ciascuna donna e di ciascun uomo, un valore che è responsabilità di ciascuno lasciare emergere.

Preghiamo

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

dal Salmo 96 (97)

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