Dt 6,10-19; Sal 80; Mc 10,28-30

 

Chi avrà lasciato tutto per il regno di Dio riceverà già ora, in questo tempo, cento volte tanto e la vita eterna. (Mc 10)

 

Pietro e i suoi compagni hanno lasciato tutto per seguire Gesù. La loro vita ha cambiato senso e orientamento. Gesù è diventato lo scopo dell’esistenza per il quale tutto va in secondo ordine. Gesù promette loro la vita eterna e già in questo mondo cento volte tanto quanto hanno lasciato: già adesso seguire il vangelo è motivo di gioia e non di perdita.

Anche Mosè istruisce il popolo a guardare quanto il Signore ha fatto per loro, mantenendo le promesse fatte fin dall’inizio ai padri. E’ Dio che fa uscire dalle situazioni servili, di esilio, di prostrazione, come ha fatto uscire il popolo d’Israele dall’Egitto per condurlo alla terra promessa. E non chiede sacrifici, solo che si faccia ciò che è giusto e buono ai suoi occhi.

Mosè ribadisce le promesse di Dio verso il popolo; sono promesse di felicità, di benessere, di pace. Il male quindi non viene da Dio, ma più spesso dalle pretese umane di sostituirsi a lui.

 

Preghiamo col Salmo

 

Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo

e non prostrarti a un dio straniero.

Sono io il Signore , tuo Dio,

che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto.

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