Gl 3,1-5; Sal 88 (89); Rm 8,12-17b; Mt 19,13-15

 

Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo “Abbà! Padre!”. (Rm 8,14-15)

 

Ancora una volta la Parola di Dio ci ricorda il dono seminato in noi, la bellezza che ci abita dentro, e le meravigliose possibilità che stanno nella nostra condizione di eletti, di scelti, di accolti nella famiglia dei figli di Dio. Abbandoniamo ogni paura nei confronti di Dio, ed ogni paura di sbagliare, di essere continuamente pesati e analizzati dalla severità di Dio; e lasciamoci invece pervadere dalla gioia di poter agire e scegliere in suo nome, di poterlo chiamare Padre nella comunità dei fratelli, di poterci muovere nel mondo amati e liberi, responsabili di noi stessi e illuminati nella nostra coscienza dalla partecipazione alla vita di Dio. E volgiamo gioiosamente lo sguardo attorno, leggendo nel volto di ogni uomo e donna i tratti a noi familiari della paternità di Dio.

 

 

Preghiamo

 

Il Signore è il tuo custode,

il Signore è la tua ombra

e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole,

né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:

egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,

da ora e per sempre.

(dal Salmo 121)

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