Novena di Natale- IV feria prenatalizia “dell’Accolto”

Rut 2,19-3,4a; Sal 17 (18); Est 7,1-6; 8,1-2; Lc 1,57-66

 

«Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che si è interessato di te!».    (Rut 2,19)

                  

La storia di Rut e di Noemi è ben conosciuta. Rut è un esempio di dedizione nei confronti della suocera che perdendo i figli, ha perso ogni avere e ogni speranza. Rut è la sua consolazione e il suo appoggio, da tutti stimata per il suo raro comportamento.

Le due donne si mantengono poveramente con il lavoro di Rut, anzi con la “spigolatura”. Secondo le regole ebraiche, i mietitori quando svolgevano il loro lavoro dovevano lasciare per terra le spighe che cadevano come avanzi. Era la parte destinata ai poveri.

Èmolto bella questa usanza con cui la comunità aveva pensato ad un modo semplice e concreto di provvedere a coloro che avevano bisogno. Oggi siamo tutti molto più ricchi, ma forse non abbiamo la stessa attenzione.

La Bibbia ci dà dei validi esempi sia di persone (Rut e Booz), sia di regole improntate alla misericordia.

 

Preghiamo

Ti ringraziamo Signore perché ci hai fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà della vita, ci hai liberato da tante illusioni, quello che siamo e quello che abbiamo non ci appartiene, è un tuo dono. Abbiamo scoperto che cosa vuol dire "dipendere" e aver bisogno degli altri e di Te. Abbiamo provato la solitudine, l’angoscia, la disperazione, ma anche l’affetto, l’amore, l’amicizia. Apri il nostro cuore alle necessità del nostro prossimo e alla tua misericordia. Amen.

 

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