2Tm 1,13-2,7; Sal 77; Lc 20,41-44

 

Carissimo, prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato. (2Tm 1, 13)

 

Paolo è preoccupato che Timoteo custodisca e trasmetta la dottrina conforme alla Parola di Dio. Lo aiuta la grazia di Cristo ed è in Cristo che il discepolo deve confidare e verso di Lui camminare con determinazione e coraggio, necessario per affrontare difficoltà e contrasti. Annunziare il vangelo ed animare la comunità cristiana significa assumersi responsabilità ed impegni anche gravosi. Si tratta di dire alle generazioni future le meraviglie del Signore, come ci dice il salmo.

Senza dimenticare che la realtà del Cristo non può essere semplicemente circoscritta ad un piccolo tempo storico o a discendenza, e il breve vangelo di Luca ci mostra una strana ‘confusione’ di rapporti tra Davide e Cristo. Infatti il Cristo è detto figlio di Davide, ma Davide lo chiama Signore: è il pieno mistero del Dio con noi che si fa figlio dell’umanità e insieme ne è il Signore.

 

Preghiamo col Salmo

 

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto.

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