VI giorno dell’ottava di Natale
Mi 4,6-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28
«Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”». (Lc 11,28)
Il Signore Gesù ci mostra nel Vangelo di oggi la via della gioia vera e profonda e ci porta a discernere tra gioia e gioia. Egli, mentre prende apparentemente una certa distanza dall’entusiasmo spontaneo di una donna del popolo, puntualizza un messaggio importante anche per noi. La vera gioia consiste nell’ascolto della Parola e nel custodirla.
Gesù non nega la gioia di una madre terrena, ma vuole indicare anche una gioia spirituale superiore e ancora più sublime. Maria, la serva del Signore, è preparata da Gesù al grande sacrificio che dovrà affrontare ai piedi della croce, nel rinunciare alla maternità fisica con la morte del figlio, ma divenendo nel contempo la Madre di tutta l’umanità redenta dal figlio stesso. Ogni volta che Dio ci chiama, dobbiamo saper rispondere con attenzione e nello stesso tempo con capacità: non avendo come unico criterio ciò che più ci gratifica.
Preghiamo
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
(Sal 96,11-12)
[da: “La Parola ogni giorno. Io spero nel Signore. Avvento e Natale 2015”, Centro Ambrosiano, Milano]