2Re 23,1-3; Sal 77; Lc 19,41-48
Il re Giosia conclude di nuovo l’alleanza davanti al Signore e impegna l’intero popolo a custodire la Legge. (2Re 23)
Il re impegna dunque tutto il popolo a seguire i comandamenti della legge divina e il popolo aderisce all’alleanza. Ma poi la storia si fa carica di ingiustizie e di conflitti, tanto che Gesù, avvicinandosi a Gerusalemme, piange sulla città che sarà distrutta per il rifiuto che ha opposto alla salvezza. Ed entrato nel tempio scaccia quanti di quel luogo sacro ne hanno fatto un mercato, addirittura ‘un covo di ladri’.
Gesù elimina dal tempio quanto non è confacente con la santità della casa di Dio e con la sua destinazione a luogo di preghiera. Gesù si proporrà come il tempio nuovo, nel quale si compie la preghiera e la comunione col Padre: la gente lo ascolta, ma i capi lo temono e pensano di eliminarlo.
Preghiamo col Salmo
Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.