Gen 21,1-4.6-7 / Sal 118 (119) / Pr 9,6-1.10 / Mt 6,16-18

 

E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. (Mt 6,16)

 

Nella tradizione ebraico-cristiana si digiuna per un lutto, per implorare il perdono dei peccati, per dare piú tempo alla preghiera, per aiutare i poveri. L’istruzione evangelica non contesta la pratica del digiuno in sé, ma la strumentalizzazione che ne deforma il significato religioso autentico. Si fa la parodia degli ipocriti che, ostentando segni esterni di digiuno, ricercano la pubblicitá e il prestigio religioso.
Come per la preghiera e l’elemosina, si punta all’essenziale, cioé al rapporto personale e profondo con il Padre che vede e sa riconoscere l’autentica religiositá dei discepoli "nel segreto". La ricerca della ricompensa la si lasci ai "dipendenti" verso il loro padrone, non ai figli del Dio Papá.

 

Preghiamo

 

O Signore, tienimi lontano dall’ipocrisia. Liberamo dalla ricerca della ricompensa. Riempimi dello Spirito di gratuitá e della gioia di servire.
 

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