VI Giorno dell'ottava di Natale
Mi 4,6-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28
«Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,28)
La grandezza di Maria non sta nell’essere la madre biologica di Gesù, ma bensì quella spirituale. Certamente Maria conosceva e meditava la Sacra Scrittura, prova ne è ad esempio il bellissimo cantico del Magnificat, compendio e adempimento delle profezie attuate in lei. L’ascolto attento e profondo della Parola di Dio non è un esercizio intellettuale, o per addetti ai lavori (biblisti, esegeti, ermeneuti), ma è per ciascun cristiano, invitato ad attuarlo in quanto il fine è la realizzazione nella propria vita personale della Parola accolta nella preghiera. Il Verbo si fa carne anche in me, in te, in ciascun credente che si riconosce discepolo di Cristo. San Paolo ci ricorda che «la Parola di Dio è viva ed efficace» (Eb 4,12), quando entra nella vita concreta e, così facendo, genera altra vita, la vita di Dio in noi con un dono speciale quello della beatitudine, della consolazione e della gioia.
Preghiamo
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato».
Dal Salmo 2,7