Gen 24,58-67; Sal 118 (119),89-96; Pr 16,1-7; Mt 7,1-5
Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. (Mt 7,1-2.5)
Il comando di “non giudicare” non autorizza all’indifferenza: ognuno faccia quello che vuole, se non lede i miei interessi. Il Vangelo dice che la pagliuzza nell’occhio del fratello va tolta. Ma occorre vedere dei fratelli negli esseri umani che popolano questo pianeta e prendersene cura. Non dall’alto di un’orgogliosa supponenza ma dal senso di solidarietà che nasce dalla coscienza di avere anche noi pagliuzze e travi negli occhi. Correggiamo sapendo di essere corretti da Dio; perdoniamo perché siamo peccatori perdonati; curiamo in quanto feriti curati da Dio.
Essere coscienti dei nostri peccati e dei nostri limiti, coltivare l’umiltà, vincere l’indifferenza, prenderci cura dei fratelli, sono gli ingredienti indispensabili per un giudizio corretto verso gli altri.
Preghiamo
O Padre, dammi la sapienza del tuo Spirito
perché sappia governare la mia vita con santità e giustizia
ed esercitare il giudizio dei fratelli con animo retto.