Annunciazione del Signore

 

Is 7,10-14; Sal 39 (40); Eb 10,4-10; Lc 1,26b-38

 

«Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo». […] Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. (Lc 1,28b-32a.38)

 

Il Dio del cielo si incammina verso la terra scegliendo la via dell’incarnazione in Gesù, vero uomo e vero Dio. Dio ha bisogno della nostra collaborazione per irrompere nel mondo. Così il suo sguardo si posa su Maria, giovane ragazza piena della grazia di Dio, che precede ed è donata dalla presenza stessa del Signore nella sua vita. Lo straordinario di Dio si scontra con la nostra povertà, le nostre impossibilità e mancanze, ma tutto questo non spaventa Dio, anzi è la garanzia che ciò che accade è opera sua. Maria, con il suo sì, accoglie con docilità una parola, accetta di fidarsi di una promessa e diventa così dimora di Dio, madre di Gesù.

 

 

Preghiamo

 

O Maria, tu attiri il cielo

ed ecco il Padre ti consegna il suo Verbo

perché tu ne sia la Madre,

e lo Spirito d’amore ti copre con la sua ombra.

Adoro il mistero di questo Dio che s’incarna in te, Vergine Madre.

Custodiscimi sempre in un abbraccio divino.

Che io porti in me l’impronta di questo Dio amore.

       (Santa Elisabetta della Trinità)

 

[da: La Parola ogni giorno. L’esistenza “in Cristo”, Quaresima e Pasqua 2017, Centro Ambrosiano, Milano]

 

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