Lunedì della V settimana di Avvento

Ger 24,1-7; Sal 105 (106); Zc 11,4-13; Mt 21,33-46

«La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo». (Mt 21,42)

Gesù ha la netta intuizione della sua fine cruenta. I profeti che l’hanno preceduto, hanno avuto il medesimo trattamento, perseguitati, torturati e uccisi perché ricordavano la volontà di Dio. Parlando ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, Gesù è molto chiaro: il progetto d’amore di Dio non si ferma davanti a disobbedienza e peccato. La tentazione dell’uomo di ogni tempo è di impadronirsi di ciò che Dio gli ha già donato. La pietra su cui sarà costruito il nuovo popolo del Signore, sarà salda perché è colui che si è totalmente donato da divenirne solido fondamento e loro, non riconoscendolo, resteranno esclusi. Chi non accoglierà Cristo, pietra di salvezza, inciamperà e cadrà. Ciascuno di noi è una vigna del Signore, ci è affidata la vita nella pienezza del dono: so riconoscere i servi buoni di Dio che hanno il compito di dissodare, irrigare e curare la mia vita perché porti frutto?

Preghiamo

Veramente Cristo verrà,
recandoci pietà e misericordia;
verrà la nostra salvezza,
spezzando il giogo che ci opprimeva.

dalla Liturgia

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