Sabato della IV Domenica di Avvento
Ger 23,1-8; Sal 88 (89); Eb 11,1-2.39-12,2a; Mt 21,28-32
«Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». (Mt 21,32)
Si può accogliere Cristo nella propria vita solo con la fede, nel credere il suo essere Figlio di Dio attraverso le sue azioni e i suoi insegnamenti. Sacerdoti e anziani del popolo vedevano e sentivano gli insegnamenti di Gesù ma, fermi nella loro religiosità malata, fatta di precetti e norme, “attaccati” alla Legge come se questa fosse il fine e non il mezzo per amare Dio e il prossimo, accecati, non potevano riconoscere in Gesù di Nàzaret il Messia inviato dal Padre. Come non hanno accolto la predicazione di Giovanni Battista, che ha convertito pubblicani e prostitute, così ora a causa della loro incredulità, non vogliono accogliere Cristo. Può capitare anche a noi di “disegnare” nella nostra testa un volto di Dio che non corrisponde a quello di Gesù, perché occupati a difendere i nostri schemi religiosi del “si è sempre fatto così!”, e soprattutto il nostro “io” ingombrante che vuole prendere il posto di Dio.
Preghiamo
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Dal Salmo 71,18-19