Sabato della II settimana di Avvento
Ger 3,6a; 5,1-9b; Sal 105 (106); Eb 2,8b-17; Mt 12,43-50
«Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». (Mt 12,49-50)
I figli del regno sono coloro che ascoltano la Parola di Gesù e fanno la volontà del Padre, sono la vera famiglia di Cristo. Non contano più i legami di parentela. C’è un’alleanza nuova da sottoscrivere, un’appartenenza che passa attraverso l’adesione obbediente al Signore che domanda di vivere un rapporto filiale con Dio e di fraternità tra noi. I figli del regno, seguendo il loro Maestro, non sono sprovveduti. Sono consapevoli che questa appartenenza è costantemente minata dalle insidie dello spirito impuro, che ha lo scopo di allontanarci da Cristo. La conversione è un atteggiamento di vita permanente per rimanere fedeli a Cristo, certi del suo sostegno di grazia che viene dallo Spirito di Dio. Generazione malvagia sono coloro che assomigliano ai bambini che rifiutano un gioco e anche l’altro, che vogliono continuamente “segni” per credere e non hanno il cuore mite e semplice come quello di Cristo.
Preghiamo
Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino
quanti amano il tuo nome.
Sal 5,12