Domenica della Dedicazione
Contardo nacque a Milano il 4 aprile 1859 da Rinaldo e Luigia Buccellati. Crebbe nell’atmosfera tipica delle famiglie agiate appartenenti al cattolicesimo colto del secondo ottocento. Molto influente sulla vita del giovane Ferrini fu la guida del prevosto di san Fedele A. Catena e del prefetto dell’Ambrosiana A. M. Cerini. Studiò giurisprudenza a Pavia, impegnandosi con eccezionale tenacia nella storia del diritto romano. La tesi di laurea stupì la commissione giudicatrice per la rara maturità che dimostrava e le valse l’assegnazione di una borsa di studio all’università di Berlino. È qui che Contardo Ferrini si impegnò solennemente davanti a Dio con il voto di castità.
Nel 1893 di ritorno dalla Germania si affermò subito come studioso e docente di diritto romano insegnando nelle università di Pavia, Messina e Modena. In campo scientifico, importantissimi e ancora oggi molto conosciuti sono i suoi scritti sul diritto penale romano. Attento anche ai problemi socio-politici, svolse attività di consigliere comunale negli anni 1895-99, esercitando la funzione mediatrice ed equilibratrice propria di un cattolico autentico. Terziario francescano, pieno di giovialità e serenità, seppe testimoniare con ineffabile gioia spirituale l’apprezzamento per ogni realtà bella e buona. Si segnalò per numerose opere caritative a favore degli “ultimi”.
La sua vita spirituale si alimentò allo studio della Bibbia, alla fonte della liturgia, nella frequente partecipazione all’eucaristia e nell’amore verso la Beata Vergine Maria.
Morì a soli 43 anni a Suna, vicino a Pallanza, nella residenza estiva della sua famiglia, colpito dal tifo, il 17 ottobre 1902. Lo studioso e laico Contardo Ferrini fu subito venerato per le sue singolari virtù di vita cristiana, tipiche del perfetto apostolo moderno. Il 13 aprile 1947 Pio XII lo proclamò beato. I suoi resti riposano nella Cappella dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.