Martedì della settimana dopo Pentecoste
Giovanni Battista Montini è nato a Concesio (Brescia); compì gli studi fino alla licenza ginnasiale presso il collegio “Arici” dei padri Gesuiti a Brescia, per lunghi periodi come alunno esterno, causa la salute delicata e conseguì la licenza liceale presso il Liceo classico statale “Arnaldo da Brescia”. Entrò poi nel Seminario di Brescia, e fu ordinato sacerdote nella cattedrale bresciana il 29 maggio 1920.
Indirizzato alla carriera diplomatica, ebbe numerosi incarichi di rilievo nella Curia Romana e fu assistente ecclesiastico degli universitari cattolici italiani. Diventato arcivescovo di Milano, compì il suo ingresso solenne il 6 gennaio 1955, impegnandosi ad ascoltare la società che cambiava e indicandole Dio come unico riferimento. Fu creato cardinale dal Papa Giovanni XXIII il 15 dicembre 1958.
Fu eletto Papa col nome di Paolo VI il 21 giugno 1963; suo immediato programma fu quello di portare a conclusione il Concilio Ecumenico Vaticano II aperto dal suo predecessore.
Fu importante e profonda la sua azione ecumenica, con proficui scambi e incontri con la Chiesa anglicana e la Chiesa ortodossa. Scrisse sette encicliche e compì nove viaggi apostolici fuori dall’Italia. L’ultimo periodo della sua vita fu segnato dalla contestazione ecclesiale, cui reagì con fortezza e carità, e dall’uccisione del suo amico, l’onorevole Aldo Moro.
Morì nella residenza pontificia di Castel Gandolfo il 6 agosto 1978. È stato beatificato da papa Francesco il 19 ottobre 2014. Lo stesso Pontefice ha riconosciuto, il 6 marzo 2018, il secondo miracolo valido per la canonizzazione.
La memoria liturgica di papa Montini cade il 26 settembre, giorno del suo compleanno, tranne per la diocesi di Milano, che la celebra il 30 maggio, anniversario della sua Prima Messa. I suoi resti mortali sono venerati nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro a Roma.