VI Giorno dell'ottava di Pasqua
E’ la Legenda aurea a darci notizia di Maria Egiziaca. Egiziana di origine, visse diversi anni ad Alessandria come prostituta, dopo essere fuggita da casa a dodici anni. Verso i trent’anni, in cerca di nuove avventure, si unì a una carovana di pellegrini diretti a Gerusalemme. Ma accaddero fatti prodigiosi, ed ella ebbe l’ispirazione di ritirarsi nel deserto per condurre una vita da penitente ed espiare così i suoi peccati. Si procurò tre pani, con i quali si nutrì miracolosamente per molti anni, e si inoltrò nel deserto, dove visse per 47 anni. Quando il solo vestito che aveva le si consumò addosso, rimase coperta dai soli lunghi capelli, che la ricoprivano tutta.
Zosimo, ieromonaco in una laura del Giordano, le portava la comunione presso il fiume Giordano, dove era stato battezzato il Signore, e qui un giorno Zosimo, trovandola morta, la seppellì con l’aiuto di un leone. Era l’anno 522. Nelle Chiese bizantine Maria Egiziaca è ricordata come la penitente per eccellenza.