Sabato della V settimana di Pasqua
Sempre la beata Vergine Maria, la piena di grazia, è stata onorata e invocata come Madre dei credenti, aiuto e conforto del popolo cristiano, e si è guardato a lei anche come un richiamo a seguire le orme del Figlio Gesù.
A Fatima, nel Portogallo, piccola parrocchia della diocesi di Leiria, nella Conca d’Iria, il 13 maggio 1917, mentre infuriava la prima tremenda guerra mondiale, la Vergine apparve a tre piccoli pastorelli: Lucia do Santos, e i cugini Francesco e Giacinta Marto, per invitarli alla preghiera del rosario. L’apparizione avveniva a distanza di otto giorni dall’invito che papa Benedetto XV aveva rivolto alla cristianità di una crociata di preghiere per la cessazione del conflitto, per intercessione di Maria.
Sei furono le apparizioni della Vergine ai pastorelli della Conca d’Iria. Durante l’ultima, nel mese di ottobre, si verificò il fatto straordinario del roteare del sole, osservato da più di cinquantamila persone presenti. La Madonna chiese espressamente ai tre bambini la consacrazione del mondo, particolarmente della Russia, al suo Cuore Immacolato.
Oggi la Chiesa ricorda anche san Leonardo Murialdo, confessore. Nato a Torino nel 1828, continuò la tradizione del Cottolengo, del Cafasso, di don Bosco. Di famiglia borghese, vestì l’abito sacerdotale per porsi al servizio dei più diseredati. Fu il prete dei quartieri poveri, l’apostolo dei piccoli spazzacamini, dei carcerati, dei ragazzi di strada. Si occupò soprattutto degli operai, per ridar loro dignità di lavoratori e di cristiani. Quando ancora vigeva il non expedit, il Murialdo auspicò e anticipò la partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana. Morì il 30 marzo 1900.