Nacque a Mantova il 17 aprile 1447. Entrò giovanissimo nell’Ordine Carmelitano, dedicandosi agli studi umanistici e alla teologia. Il suo genio versatile si espresse soprattutto nella poesia, con composizioni in lingua latina, al tempo molto apprezzate in tutta Europa. Esperto nelle sacre discipline, dedito al bene della Chiesa, fine diplomatico, ricoprì diversi incarichi prestigiosi anche su mandato pontificio.
La sua profonda spiritualità lo portò a riconoscere lucidamente i mali della Chiesa del tempo, e a dedicarsi alla riforma del suo Ordine. Guidò a lungo la Congregazione mantovana dei Carmelitani Osservanti, prima di essere eletto, nel 1513, priore generale. La sua attività non si limitò alla famiglia religiosa. Nel 1513 fu invitato a partecipare al Concilio lateranense; e nel 1515 incaricato da Papa Leone X della missione diplomatica per comporre la pace tra il re di Francia e il duca di Milano.
Si distinse essenzialmente nello spirito e nella finalità di denuncia della dilagante corruzione dei tempi, ed espresse la sua ansia riformatrice con felici spunti letterari e con un vibrante discorso nel 1489 nella basilica vaticana davanti al Papa e ai cardinali. Tutto ciò non lo distoglieva dalla vita interiore e dalla speciale devozione alla Madonna.
Fu amico di insigni umanisti e di illustri personaggi dell’epoca, ben figurando nel mondo della cultura. Proclamato da Erasmo il “Virgilio cristiano” (più di 50 mila sono i suoi versi latini, oltre le opere in prosa) è da ritenersi tra i migliori poeti del suo tempo; ciò è anche attestato dalle numerosissime edizioni dei suoi scritti.
Morì a Mantova il 20 marzo 1516. Le sue spoglie sono venerate nel santuario della Beata Vergine Incoronata, annesso alla Cattedrale.