Dedicazione del Duomo, chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani
Solennità del Signore
Il 20 ottobre 1577, terza domenica del mese, san Carlo Borromeo consacrò l’attuale Duomo di Milano. La data scelta rientra nella più antica tradizione liturgica della chiesa ambrosiana, al tempo in cui esistevano ancora due cattedrali di Milano, quella estiva di S. Tecla (edificata nel 453, dopo la distruzione della precedente cattedrale per l’invasione di Attila) e quella invernale di S. Maria Maggiore (edificata nell’836, e dedicata il 15 ottobre, terza domenica d’ottobre di quell’anno). La stagione “invernale” iniziava appunto in questa ricorrenza. Le fonti storiche attestano che l’evento non ebbe l’eco popolare che il santo vescovo auspicava, probabilmente a motivo della perdurante epidemia della peste.
La solennità della Dedicazione della chiesa cattedrale è l’occasione privilegiata in cui la diocesi esprime la sua coscienza di comunità di fede, radunata attorno al vescovo e costruita, in forza dei sacramenti, come corpo di Cristo e tradizione, attraverso i tempi, della sua Parola e del suo amore che raduna i molti in uno. Tale mistero la impegna ad essere chiesa missionaria: ed è il richiamo della Giornata missionaria mondiale che si celebra domenica prossima.
In questo giorno nel calendario della Chiesa è iscritta sant’Irene del Portogallo.
Di Irene, o Iria, una ‘Vita’ leggendaria racconta che alla fine del VI secolo era monaca in un monastero del Portogallo, a Nabancia (Thomar). La testimonianza più antica del suo culto si trova nell’antifonale mozarabico della cattedrale di Léon (sec. X).
A Scallabis fu eretta una cattedrale in suo onore, e il nome della città, per lei, si mutò in Santarem (Santa Iria). Il 20 ottobre è verosimilmente la data della consacrazione di tale cattedrale.