Santa Edvige, religiosa

 

Edvige nacque nel 1174 dal conte Bertoldo IV di Andechs nell’Alta Baviera. Trascorse la sua fanciullezza nel monastero delle Benedettine di Kitzingen, dove apprese l’amore alle Sacre Scritture. A dodici anni sposò il principe di Slesia Enrico I, dal quale ebbe quattro figli e tre figlie, di cui sei la precedettero nella morte. Condusse una intensa vita di preghiera e di austerità: fu lei che inventò lo stratagemma delle scarpe senza suola per camminare sempre scalza, anche quando l’etichetta le imponeva di indossare calzature. Seppe essere un vero modello di madre, di sposa e di sovrana.

Fu largamente benefica verso i poveri, i prigionieri di guerra, gli ammalati per i quali fondò, coinvolgendo anche il marito, diversi ospedali. Comprendendo che i monasteri femminili potevano facilitare il consolidamento della vita cristiana, costruì nel 1202 la famosa Abbazia cistercense a Trebnitz, dove la figlia Gertrude divenne abbadessa.

Alla morte del marito, nel 1238, si ritirò nel monastero da lei fondato, sotto l’obbedienza della figlia, senza però diventare mai monaca in senso stretto, per non interferire nella vita di comunità. Qui morì il 15 ottobre 1243. La fama della sua santità si diffuse rapidamente: prima nei paesi limitrofi, poi in tutto il mondo cattolico. Fu canonizzata da Clemente IV il 26 marzo 1267.
 

 

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