Sant'Abercio, vescovo

La vita di questo santo, che sarebbe vissuto nel II sec. all’epoca di Marco Aurelio e Lucio Vero, fu scritta – in forma di leggenda – nel IV sec. L’elemento più significativo di tale biografia è il fatto che Abercio avrebbe, ancora in vita, di sua mano inciso su pietra l’epitaffio per la propria sepoltura. Di tale epitaffio si conservano in effetti frammenti e trascrizioni attendibili, che ci consegnano un testo ricco di espressioni di rara bellezza, a descrivere il mistero della condizione cristiana: “… io, di nome Abercio, discepolo del casto pastore che pasce greggi di pecore per monti e per piani; egli ha grandi occhi che guardano dall’alto ovunque (…) la fede mi guidò ovunque e mi dette per cibo il pesce di fonte grandissimo, puro, che la vergine suole prendere e porgere a mangiare ogni giorno ai suoi fedeli amici, avendo un eccellente vino che suole donare col pane (…). Chiunque comprende quel che dico e pensa come me, preghi per Abercio”.

Nel 1892 due frammenti dell’epigrafe, definita “la regina delle iscrizioni cristiane”, furono offerti in dono a Leone XIII dal sultano di Turchia, e collocati nel Museo Lateranense.
 

.Oggi si ricorda il beato Giovanni Paolo II.

Nato a Wadovice, in Polonia, Karol Wojtyla è il primo papa slavo e il primo Papa non italiano dai tempi di Adriano VI. Nel suo discorso di apertura del pontificato ha ribadito di voler portare avanti l’eredità del Concilio Vaticano II. Il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro, anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima, fu ferito gravemente con un colpo di pistola dal turco Alì Agca. Al centro del suo annuncio il Vangelo, senza sconti. Molto importanti sono le sue encicliche, tra le quali sono da ricordare la "Redemptor hominis", la "Dives in misericordia", la "Laborem exercens", la "Veritatis splendor" e l’"Evangelium vitae". Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa della pace, e della dignità dell’uomo sono impegni quotidiani del suo ministero apostolico e pastorale. Dai suoi numerosi viaggi nei cinque continenti emerge la sua passione per il Vangelo e per la libertà dei popoli. Ovunque messaggi, liturgie imponenti, gesti indimenticabili: dall’incontro di Assisi con i leader religiosi di tutto il mondo alla preghire al Muro del pianto di Gerusalemme. Così Carol Wojtyla traghetta l’umanità nel terzo millennio. La sua beatificazione ha luogo a Roma il 1° maggio 2011.

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