San Roberto, abate
Nacque agli inizi dell’XI secolo in Alvernia. Affidato ai canonici di Saint Julien di Brioude, rimase presso di loro fino all’ordinazione sacerdotale. Nell’esercizio della sua missione, Roberto, incessantemente nutrito di preghiera, si dedicò con grande amore ai poveri e profonda sollecitudine verso i peccatori. Spinto dal desiderio di dedicarsi esclusivamente a Dio, decise poi di lasciare tutto per ritirarsi a Cluny, ma la popolazione della chiesa a lui affidata lo costrinse per il momento a restare. Dopo alcuni anni però si ritirò nella foresta del Livradois assieme a due compagni laici. Con loro visse dapprima una fase eremitica, ma poi adottò una forma di vita di tipo cenobitico.
Intorno al 1050 costruì un monastero che organizzò secondo la regola benedettina, e che prese il nome di Chaise-Dieu (Casa di Dio). Sotto la guida di Roberto l’abbazia in breve tempo divenne il centro di una congregazione fra le più importanti dell’XI-XII secolo. Alla morte di Roberto, avvenuta il 17 aprile 1067, contava già sette grandi priorati, un monastero femminile e altri priorati minori.
L’esperienza religiosa di Roberto si inserisce nel clima spirituale dell’XI secolo, fortemente segnato da tendenze eremitiche e aspirazioni di riforma monastica. Riunendo in sé dimensioni spirituali diverse, egli trovò un punto di sintesi nella scelta di una contemplazione mai disgiunta dall’azione a favore del prossimo.