Santa Lucia, vergine e martire
Lucia nacque da una famiglia nobile verso la fine del secolo III a Siracusa, allora capitale della Sicilia e importante centro culturale del tempo. Rimasta orfana di padre all’età di cinque anni, crebbe sempre lontana dalle feste pagane del suo ambiente, rinvigorendo la sua fede nella preghiera e nella meditazione dei misteri del Signore.
Devota di sant’Agata, la martire di Catania, si recò in pellegrinaggio sulla sua tomba con la madre, colpita da malattia, che ritornò guarita. Lucia fece allora voto di verginità, rinunciando alle nozze con un giovane scelto dalla famiglia. Il fidanzato respinto la denunciò al magistrato come cristiana, sperando di ottenere così il cambiamento della sua decisione. Lucia affrontò con fermezza il giudizio, rifiutandosi di sacrificare agli dei. Venne così decapitata il 13 dicembre, forse dell’anno 304.
Anche se non è accertato il fatto dell’accecamento, per il suo nome, che ha un chiarissimo significato di luce, la santa venne subito invocata a protezione della luce degli occhi e del cuore. La memoria di Lucia, martire di Siracusa, è gia inscritta nel Martirologio geronimiano . A metà del secolo VI, la santa venne rappresentata nella processione delle vergini a S. Apollinare Nuovo di Ravenna.