Domenica dell'inizio di Quaresima
Coletta Boylet nacque a Corbie, il 13 gennaio 1381, da anziani genitori, convinti di averla ottenuta per l’intercessione di san Nicola di Bari: da qui il nome Nicoletta / Coletta. Suo padre, Roberto, lavorava come carpentiere presso l’Abbazia benedettina di Corbie ed era uomo molto religioso; Coletta crebbe dunque in un’atmosfera di grande pietà. A nove anni ebbe la prima rivelazione che la illuminò sul genuino spirito francescano e la necessità che l’Ordine fosse riformato. Nel 1399, rimasta orfana di entrambi i genitori, iniziò la sua travagliata ricerca di una forma di vita religiosa che rispondesse al suo desiderio più profondo; dopo varie esperienze, prima fra le beghine, poi presso le benedettine, vestì l’abito del Terz’Ordine francescano.
Dal settembre 1402 al 1406, con il consenso dell’abate benedettino Raoul di Roye, cui era stata affidata, condusse vita da reclusa. Alcune apparizioni di san Francesco, che la invitava a riformare il suo Ordine, la condussero da Papa Benedetto XIII. Il papa accolse la sua proposta di riforma e la nominò badessa generale dei monasteri che avessero aderito alla riforma. Coletta cercò di riportare le clarisse alla primitiva osservanza, a una maggiore austerità personale, a una povertà vissuta anche a livello istituzionale e, stimolata dall’esperienza benedettina, diede molta importanza anche alla preghiera liturgica. Per le comunità riformate, che presero il nome di “clarisse colettine”, diffuse soprattutto nella Francia centro-orientale, nella Borgogna, nell’Artois e nella Savoia, Coletta redasse delle Costituzioni, che furono approvate da papa Pio II, nel 1458. La sua vita fu sempre favorita da interventi divini eccezionali: visioni, estasi, profezie, miracoli. Morì a Gand il 6 marzo 1447.