Mercoledì della VI settimana di Pasqua
Nacque a Torre Hermosa, nel regno di Aragona, in Spagna, il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste.
Di origine contadina, fu pastore in gioventù, mostrando fin da fanciullo un amore intenso alla preghiera e una particolare devozione all’eucaristia, che caratterizzò tutta la sua vita religiosa. A lungo aspettò di essere accolto nel convento di S. Maria di Loreto dei Francescani Alcantarini, presso il quale pasceva le sue pecore, regolando la sua giornata al suono delle campane, e al ritmo della preghiera dei frati. Ammesso finalmente ai voti francescani, scelse di restare un semplice fratello laico; addetto ai vari servizi del convento, fu in particolare incaricato delle mansioni di portinaio, che svolse con grande mansuetudine e pazienza nelle varie case in cui dimorò.
Favorito di grazie particolari, illuminato dalla sapienza che viene dall’alto, benché illetterato, Pasquale era spesso richiesto di consiglio da parte di personaggi illustri. Così, incaricato di una delicata missione presso il Generale dell’Ordine che risiedeva a Parigi, attraversò le regioni della Francia dominate allora dai calvinisti, confutando le loro tesi a rischio della vita: dopo una serrata disputa sull’Eucaristia, in cui aveva saputo tenere testa ai suoi oppositori, corse il rischio di essere lapidato. Un grande amore per il sacramento dell’Eucaristia lo consumava e lo colmava di luce. Intorno all’umile frate, e dietro il suo esempio, la devozione eucaristica si ravvivò dovunque in Spagna, dentro e fuori le mura del convento.
Morì a soli 53 anni, provato dalle continue penitenze, il 17 maggio 1593, giorno di Pentecoste.
Cent’anni dopo, Pasquale Baylon fu proclamato santo e nel 1897 patrono di tutte le associazioni eucaristiche della Chiesa.