Giovedì della V settimana di Pasqua
Nel X secolo il duca d’Aquitania aveva donato all’abate Bernone la località di Cluny perché vi fondasse un monastero. Iniziava con Cluny una delle più significative avventure del monachesimo occidentale. Gli abati che si succedettero hanno lasciato tracce profonde nella storia della vita monastica.
Oddone, eletto abate di Cluny nel 927, ne fu la prima grande guida, illustrando ai suoi monaci i tesori della Regola di san Benedetto. Fece rifiorire i monasteri in Francia e in Italia, proponendo il ritorno all’ideale della Chiesa primitiva.
Maiolo , eletto abate nel 948, continuò ad irradiare l’ideale monastico fondando diversi monasteri. Odilone, prima canonico e poi monaco a Cluny, successe a Maiolo nel 994. Fu lui a istituire la commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti.
Ugo, priore di Cluny, divenne abate alla morte di Odilone. Costruì la celebre basilica del suo monastero e fece comporre il codice delle consuetudini monastiche.
Pietro il Venerabile, abate di Cluny nel 1122, uomo sapiente e colto, di ricca umanità, fu apostolo della carità longanime e prudente, la discretiva caritas, che sola può costruire la fraternità all’interno della Chiesa. In lui la spiritualità cluniacense trovò forse la più autentica espressione.