Martedì della settimana della IV Domenica dopo l’Epifania
Nacque nel 1815 ai Becchi in Castelnuovo d’Asti, da una modesta famiglia di contadini. Rimasto orfano di padre all’età di due anni, dovette interamente alla mamma Margherita la sua forte educazione umana e cristiana. Ancora ragazzo manifestò il suo talento di educatore e la sua passione per la formazione cristiana dei giovani: radunava nel suo prato i suoi coetanei e per loro si improvvisava prestigiatore e saltimbanco e, dopo averli divertiti, ripeteva loro la predica ascoltata in chiesa.
Dopo aver studiato nel Reale Collegio di Chieri, con l’aiuto del teologo Luigi Guala, rettore del convitto ecclesiastico di S. Francesco a Torino, e poi con il sostegno di don Giuseppe Cafasso, potè compiere gli studi seminaristici e giungere all’ordinazione sacerdotale nel 1841. Si dedicò subito ai giovani, fondando l’oratorio di S. Francesco di Sales alla periferia di Borgo Doria, che poi trasferì, nel 1846, nei prati di Valdocco. Qui don Bosco, inventando e organizzando iniziative per i ragazzi che sempre più numerosi radunava intorno a sé, fece le prime esperienze di quello che sarebbe stato poi chiamato il “sistema preventivo”, fondato su “ragione, religione e amorevolezza”.
A Valdocco aprì laboratori artigianali e professionali, con scuole di arti e mestieri per giovani lavoratori e scuole umanistiche per giovani avviati al sacerdozio. Nel 1858 convergevano su Valdocco circa ottocento giovani, la più alta concentrazione di adolescenti di estrazione popolare esistente in Italia. Don Bosco pensò subito ad assicurare la continuità della sua opera e fondò prima la pia Società di san Francesco di Sales (i Salesiani), approvata definitivamente nel 1869, poi l’Unione dei Cooperatori, e infine, con la collaborazione di suor M. Domenica Mazzarello, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nel 1875, seguendo il flusso migratorio italiano verso l’America Latina, l’opera dei Salesiani divenne anche missionaria e don Bosco si fece pellegrino in Europa alla ricerca di fondi e di sostenitori. Terminò la sua laboriosa giornata terrena il 31 gennaio 1888 e fu canonizzato da Pio XI, che era stato suo ospite nell’Oratorio di Valdocco.