Il vescovo di Batroun è uno dei premiati dall’Arcidiocesi e da Elikya per il suo impegno per «cambiare il mondo»: «Siamo un mosaico di comunità diverse, ma sappiamo di essere figli dell’unico Dio»
In Duomo, monsignor Erminio De Scalzi ha presieduto la Celebrazione votiva di san Charbel organizzata anche per ricordare la tragedia dell’esplosione di Beirut dell’agosto scorso
L’Arcivescovo ha assistito alla Celebrazione solenne per la festa liturgica di san Charbel nella chiesa di Santa Maria della Sanità a Milano, affidata dalla Diocesi alla Comunità cattolica libanese di Rito Maronita
Alle 11 nella chiesa di Santa Maria della Sanità la Messa nella festa del monaco libanese elevato agli altari da Paolo VI. «Una devozione presente anche a Milano», spiega don Assaad Saad, che guida la comunità
Un progetto finanziato dalla Cei, con i fondi del’8x1000, per la realizzazione di 16 laghetti artificiali necessari alle coltivazioni alternative alla cannabis
Il Vicario generale traccia un bilancio dell’intenso pellegrinaggio dell’Ismi nel Paese medio-orientale: «Ci hanno accolti con generosità e cordialità. Ne siamo stati arricchiti dal punto di vista spirituale e culturale»
Alberto Minoia, responsabile del settore internazionale, in viaggio tra Iraq e Libano per impostare interventi in ambito umanitario, educativo e sanitario
Al microfono di Luca Collodi il Cardinale ha spiegato la difficile situazione del Paese, che da mesi non riesce a eleggere il Presidente della Repubblica
L’Arcivescovo ha incontrato la Commissione episcopale per la famiglia e la vita e i responsabili dei Centri di preparazione al matrimonio e dei Centri di ascolto e accompagnamento delle coppie e famiglie in difficoltà. Pubblichiamo il suo intervento
Nel corso del suo viaggio in Medio Oriente l’Arcivescovo ha percorso un itinerario tra santuari e monasteri, testimonianza di una Chiesa ricca di spiritualità e vitale nella sua fede e nelle sue opere di carità
L’intervento dell’Arcivescovo di Milano al Sinodo maronita, in corso a Beirut, sul martirio e la persecuzione dei cristiani. «L’unico linguaggio utilizzabile è quello umanitario: raccontare le sofferenze»