IV del salterio








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UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


INNO
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI    Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
  e siedi sui cherubini *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli, amen, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
              Salmo 101
I (2-12) 

Ant. 1Signore, a te giunga il nostro grido.

Signore, ascolta la mia preghiera, *
  a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; †
  nel giorno della mia angoscia
    piega verso di me l'orecchio. *
  Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni *
  e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
  dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere *
  aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
  sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo *
  come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
  furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, *
  alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
  perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, *
  e io come erba inaridisco.

Gloria.

Ant. 1Signore, a te giunga il nostro grido.
 
II (13-23)

Ant. 2Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
  il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
  perché è tempo di usarle misericordia: *
  l'ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
  e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore *
  e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
  e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero *
  e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura *
  e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, *
  dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
  per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
  e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
  e i regni per servire il Signore.

Gloria.

Ant. 2Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

III (24-29)

Ant. 3Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Ha fiaccato per via la mia forza, *
  ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, †
  non rapirmi a metà dei miei giorni; *
  i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, *
  i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, *
  tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
  ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso *
  e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
  resterà salda davanti a te la loro discendenza.

Gloria.

Ant. 3Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA        2 Sam 24,1-4.10-18.24-25
Dal secondo libro di Samuele.

In quei giorni la collera del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: «Su, fa' il censimento d'Israele e di Giuda». Il re disse a Ioab e ai suoi capi dell'esercito: «Percorri tutte le tribù d'Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione». Ioab rispose al re: «Il Signore tuo Dio moltiplichi il popolo cento volte più di quello che è, e gli occhi del re mio signore possano vederlo! Ma perché il re mio signore desidera questa cosa?». Ma l'ordine del re prevalse su Ioab e sui capi dell'esercito e Ioab e i capi dell'esercito si allontanarono dal re per fare il censimento del popolo d'Israele.
Ma dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, si sentì battere il cuore e disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ma ora, Signore, perdona l'iniquità del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza». Quando Davide si fu alzato il mattino dopo, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide: «Và a riferire a Davide: Dice il Signore: Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò». Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi tre anni di carestia nel tuo paese o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegua oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa io debba rispondere a chi mi ha mandato». Davide rispose a Gad: «Sono in grande angoscia! Ebbene cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!». Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono settantamila persone del popolo. E quando l'angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per distruggerla, il Signore si pentì di quel male e disse all'angelo che distruggeva il popolo: «Basta; ritira ora la mano!».
Ora l'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Araunà il Gebuseo. Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato; io ho agito da iniquo; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».
Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: «Sali, innalza un altare al Signore sull'aia di Araunà il Gebuseo».
Ma il re rispose ad Araunà: «No, io acquisterò da te queste cose per il loro prezzo e non offrirò al Signore mio Dio olocausti che non mi costino nulla». Davide acquistò l'aia e i buoi per cinquanta sicli d'argento; edificò in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici di comunione. Il Signore si mostrò placato verso il paese e il flagello cessò di colpire il popolo.

RESPONSORIO         
Davide disse: «Ho peccato,
ma è meglio cadere nelle mani del Signore,
  che confidare nell’uomo.

Il Signore è con me, non ho timore.
È meglio rifugiarsi nel Signore,
  che confidare nell’uomo».

SECONDA LETTURA   
Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa.

Fissiamo lo sguardo sul padre e creatore di tutto il mondo e immedesimiamoci intimamente con i suoi magnifici e incomparabili doni di pace e con i suoi benefici. Contempliamolo nella nostra mente e scrutiamo con gli occhi dell'anima il suo amore così longanime. Consideriamo quanto si dimostri benigno verso ogni sua creatura.
I cieli, che si muovono sotto il suo governo, gli sono sottomessi in pace; il giorno e la notte compiono il corso fissato da lui senza reciproco impedimento. Il sole, la luce e il coro degli astri percorrono le orbite prestabilite secondo la sua disposizione senza deviare dal loro corso, e in bell'armonia. La terra, feconda secondo il suo volere, produce a suo tempo cibo abbondante per gli uomini, le bestie e tutti gli esseri animati che vivono su di essa, senza discordanza e mutamento alcuno per rapporto a quanto egli ha stabilito. Gli stessi ordinamenti regolano gli abissi impenetrabili e le profondità della terra. Per suo ordine il mare immenso e sconfinato si raccolse nei suoi bacini e non oltrepassa i confini che gli furono imposti, ma si comporta così come Dio ha ordinato. Ha detto: «Fin qui giungerai e non oltre e qui si infrangerà l'orgoglio delle tue onde» (Gb 38, 11). L'oceano invalicabile per gli uomini e i mondi che si trovano al di là di esso sono retti dalle medesime disposizioni del Signore.
Le stagioni di primavera, d'estate, d'autunno e d'inverno si succedono regolarmente le une alle altre. Le masse dei venti adempiono il loro compito senza ritardi e nel tempo assegnato. Anche le sorgenti perenni, create per il nostro godimento e la nostra salute, offrono le loro acque ininterrottamente per sostentare la vita degli uomini. Persino gli animali più piccoli si stringono insieme nella pace e nella concordia. Tutto questo il grande creatore e Signore di ogni cosa ha comandato che si facesse in pace e concordia, sempre largo di benefici verso tutti, ma con maggiore abbondanza verso di noi che ricorriamo alla sua misericordia per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. A lui la gloria e l'onore nei secoli dei secoli. Amen.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
  e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
  ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
  Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
  Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
  Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
  accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
  abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
  Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
  e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
  tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
  nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
  e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
  di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
  mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
  e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
  la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
  mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
  cerca il tuo servo
  perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
  perché siamo troppo infelici: *
  aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
o Dio, nostra salvezza e nostra forza, proteggi chi ti supplica e difendilo sempre col tuo aiuto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

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LODI MATTUTINE
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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
              Cantico  Lc 1,68-79

Ant.Sia data al tuo popolo, o Dio, la conoscenza della salvezza * per la remissione dei suoi peccati.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace».

Gloria.

Ant.Sia data al tuo popolo, o Dio, la conoscenza della salvezza * per la remissione dei suoi peccati.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.  (pausa di preghiera silenziosa)
Irradia, o Dio, negli animi nostri la luce pura e rasserenante della tua verità e fa’ che non ci lasciamo offuscare dalle tenebre della colpa noi che viviamo nella tua conoscenza e nel tuo amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
              Cantico  Dn 3,26-27a.29.34-41

Ant. 1
Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; *
  degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

Tu sei giusto *
  in tutto ciò che hai fatto.

Poiché noi abbiamo peccato, †
  abbiamo agito da iniqui, *
  allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.

Non ci abbandonare fino in fondo, †
  per amore del tuo nome, *
  non rompere la tua alleanza;

non ritirare da noi la tua misericordia, †
  per amore di Abramo tuo amico, *
  di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,

ai quali hai parlato, †
  promettendo di moltiplicare la loro stirpe
    come le stelle del cielo, *
  come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore, *
  noi siamo diventati più piccoli
    di qualunque altra nazione,

ora siamo umiliati per tutta la terra *
  a causa dei nostri peccati.

Ora non abbiamo più né principe, †
  né capo, né profeta, né olocausto, *
  né sacrificio, né oblazione, né incenso,

né luogo per presentarti le primizie *
  e trovar misericordia.

Potessimo esser accolti con il cuore contrito *
  e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori, *
  come migliaia di grassi agnelli.

Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio *
e ti sia gradito,
perché non c’è delusione *
  per coloro che in te confidano.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore, *
  ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.

Gloria.

Ant. 1Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.
                Sal 143,1-10
Benedetto il Signore, mia roccia, †
che addestra le mie mani alla guerra, *
  le mie dita alla battaglia.

Mia grazia e mia fortezza, *
  mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
  colui che mi assoggetta i popoli.

Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
  Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
  i suoi giorni come ombra che passa.

Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
  tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
  lancia frecce, sconvolgili.

Stendi dall’alto la tua mano, †
  scampami e salvami dalle grandi acque, *
  dalla mano degli stranieri.

La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo servo.

                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.

              Salmo diretto  Sal 100
Amore e giustizia voglio cantare, *
  voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: *
quando a me verrai?

Camminerò con cuore integro, *
  dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhiazioni malvage; †
  detesto chi fa il male, *
  non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso, *
  il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo *
  io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo *
  non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese†
  perché restino a me vicino: *
chi cammina per la via integrasarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa,chi agisce con inganno, *
  chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, *
  per estirpare dalla città del Signore
    quanti operano il male.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Signore Gesù, che sei venuto fino a noi perché il popolo da te redento camminasse con integro cuore, infondi nella famiglia che abita la tua casa lo spirito di vera carità perché, alieni da ogni ingiusta parola e da ogni atto superbo, viviamo irreprensibili alla tua presenza, o Figlio di Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INNO
O Luce eterna, o Giorno
che non conosci sera,
tu che sei tutto fulgore,
tu che la luce crei,

già ci leviamo e lieti
dell’alba che nuova riluce,
del sole che ancora risplende,
a te, Padre, grazie cantiamo.

Il cuore non si turbi
in questa fresca chiarità e non senta
gioia di impuro ardore né l’animo
ceda a morbosi inganni.

Donaci mente limpida e quieta,
donaci vita casta,
fa’ che il giorno trascorra
fedele a Cristo, l’unico Signore.

Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per l’Unigenito Figlio
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al Verbo di Dio, che si è rivelato nell’opera di salvezza pieno di grazia e di verità, manifestiamo il nostro amore.

Salvezza del mondo, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Gesù, che sei il Cristo e sei nato da Dio, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Vittima di espiazione per i nostri peccati, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che sei venuto con acqua e sangue e ci hai dato lo Spirito, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Figlio, che ci doni la conoscenza del vero Dio, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Unigenito del Padre, mandato nel mondo perché avessimo la vita, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

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ORA MEDIA
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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,137-144 XVIII (Sade)

Ant. 1Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Tu sei giusto, Signore, *
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi *
e con fedeltà grande.

Mi divora lo zelo della tua casa, *
perché i miei nemicidimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola, *
  il tuo servo la predilige.

Io sono piccolo e disprezzato, *
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna *
e verità è la tua legge.

Angoscia e affanno mi hanno colto, *
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, *
fammi comprendere e avrò la vita.

Gloria.

Ant. 1Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Salmo 87
I (2-8)

Ant. 2
Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.†

Signore, Dio della mia salvezza, *
  davanti a te grido giorno e notte.
† Giunga fino a te la mia preghiera, *
  tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
  la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli
che scendono nella fossa, *
  sono come un morto ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
  sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
  e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
  nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Gloria.

Ant. 2Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.

II (9-19)

Ant. 3Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
  O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
  la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
  la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
  e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
  perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
  sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
  i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
  tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
  mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. 3Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE        2 Cor 1,21-22
Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Lampada per i miei passi.
  Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

Luce sul mio cammino.
  Signore, è la tua parola.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
  Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

ORAZIONE
Dio altissimo e immenso, nel tuo Spirito osiamo fiduciosi avvicinarti e chiamarti col nome di padre: in virtù del medesimo consolatore preserva i nostri giorni dalla colpa e donaci infine l’eredità della gloria. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE        Is 55,7
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrò misericordia di lui e a l nostro Dio che largamente perdona.

Buono e pietoso è il Signore.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

Non conserva per sempre il suo sdegno.
E’ lento all’ira e grande nell’amore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

ORAZIONE
Dio provvidente e buono, che generosamente partecipi ai poveri le tue ricchezze, rivestici della tua santità, rendi pura la lode dei tuoi servi e accogli pietoso la nostra supplica. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE        Col 1,19-20
Fratelli, piacque a Dio di fare abitare in Cristo ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose c he stanno sulla terra e quelle nei cieli.

O Dio, mio re, voglio esaltarti.
  O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

Ti voglio benedire ogni giorno.
E lodare il tuo nome in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
  O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

ORAZIONE
Il tuo popolo, o Dio, non arrossisca mai della croce di Cristo, ma nell’umiliazione del Figlio tuo vinca ogni potere mondano; sicura speranza rinasca negli animi in virtù del trionfo pasquale del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

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VESPRI
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S. GIACOMO,
APOSTOLO
festa


PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure


Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:
per una strada sicura cammina.
Egli avrà la luce della vita
- dice il Signore -.

Se custodirà la mia parola,
non gusterà la morte.
Egli avrà la luce della vita
- dice il Signore -.

Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:
per una strada sicura cammina.
Egli avrà la luce della vita
- dice il Signore -.

INNO
O santi apostoli, principi
del regno eterno,
primizia dei discepoli
dell’unico vero Maestro,

come di gemme, di voi si adorna
Gerusalemme, la città celeste,
regina vestita di luce
riverbero inesausto del suo Re.

Devota e grata,
la bella Sposa di Cristo vi celebra,
da voi nutrita del verbo divino,
consacrata nel sangue.

Quando Gesù Signore
porrà il traguardo alla corsa dei secoli,
circonfusi della sua gloria,
uniti a lui giudicherete i popoli.

Per la Chiesa in cammino
pregate: dai vostri solchi
l’angelo mietitore
densi covoni raccolga.

Lode si canti al Padre
e al Cristo che vi ha prescelti,
lode allo Spirito santo,
unico Dio, Trinità beata. Amen.

NOTIZIA DEL SANTO
Giacomo, figlio di Zebedeo e fratello di Giovanni, abitava a Betsaida presso il lago di Genezaret. Col Padre e il fratello e con Andrea e Simone esercitava in società la professione del pescatore. Chiamato da Gesù all’apostolato, subito abbandonò le reti e lo seguì. Con Pietro e Giovnni fu testimone della risurrezione della figlia di Giairo, della trasfigurazione del Signore e della sua agonia nell’uliveto del Getsemani. Come il fratello Giovanni, per il temperamento focoso fu soprannominato “figlio del tuono”. Verso l’anno 42, dal re Erode Agrippa fu fatto uccidere di spada, primo degli apostoli a bere il calice della passione. Il suo culto è particolarmente vivo in Spagna, nella città di Compostella, dove il suo santuario è meta di continui pellegrinaggi.

SALMODIA

Ant.
Gesù chiamò Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello. * E subito, lasciato tutto, lo seguirono.

Salmo 115

Ho creduto anche quando dicevo: *
  «Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
  «Ogni uomo è inganno».

Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.

Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo, figlio della tua ancella; *
hai spezzato le mie catene.

A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore *
e davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
  in mezzo a te, Gerusalemme.

Salmo 133

Ecco, benedite il Signore, *
  voi tutti, servi del Signore;

voi che state nella casa del Signore *
  durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio *
  e benedite il Signore.

Da Sion ti benedica il Signore, *
  che ha fatto cielo e terra.

Salmo 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant.Gesù chiamò Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello. * E subito, lasciato tutto, lo seguirono.

PRIMA ORAZIONE
O Dio vivo e santo, a noi che oggi facciamo memoria del tuo apostolo Giacomo, dona di gustare con lui in eterno la contemplazione del tuo volto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
              Cantico  Lc 1,46-55

Ant.Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, * li condusse in disparte su un alto monte, e fu trasfigurato davanti a loro.

L'anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
  D'ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
  magnifica il Signore.

Ant.Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, * li condusse in disparte su un alto monte, e fu trasfigurato davanti a loro.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, che scegliesti san Giacomo perché sacrificasse, primo tra gli apostoli, la sua vita per il vangelo, conferma la tua Chiesa con l’esempio della sua coraggiosa testimonianza e sostienila sempre con la sua protezione. Per Cristo nostro Signore.

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO
A Giacomo e Giovanni dice il Signore Gesù:
“Potete bere il calice che io sto per bere?”.
“Lo possiamo”, gli dicono.
“Sì – rispose –, berrete il calice della passione”.
  Gloria al Padre e al Figlio
  e allo Spirito santo.
  Come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.
A Giacomo e Giovanni dice il Signore Gesù:
“Potete bere il calice che io sto per bere?”.
“Lo possiamo”, gli dicono.
“Sì – rispose –, berrete il calice della passione”.

Orazione
L’intercessione gloriosa dell’apostolo Giacomo ci aiuti, o Dio, a meditare instancabilmente le parole e le azioni del Signore Gesù e, dopo questa interiore esperienza, ci sproni a farci annunziatori davanti agli uomini della vita e dell’insegnamento del Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Celebrando la festa dell’apostolo Giacomo, rivolgiamo a Cristo le nostre invocazioni:
La salvezza, la gloria e la potenza sono del nostro Dio!

Tu che hai mandato gli apostoli nel mondo perché il genere umano diventasse la famiglia di Dio,
fa’ che la Chiesa riconosca sempre nella carità la pienezza della legge.

Tu che hai dato agli apostoli e ai loro successori il compito di evangelizzare e di guidare le genti per santificarle nella verità,,
dona ai nostri pastori generosa fedeltà alla loro missione.

Tu che hai inviato gli apostoli come luce del mondo e sale della terra,
conferma nella volontà di dedizione quanti si consacrano al ministero apostolico.

Tu che per mezzo degli apostoli hai fatto risonare la tua parola di verità e di amore,
risveglia nei responsabili della vita pubblica il senso della solidarietà umana e della giustizia.

Tu che hai chiamato amici i tuoi apostoli,
accogli benignamente i fedeli defunti nel tuo regno di gioia.

Eleviamo con fede la nostra preghiera a Dio, che ha ispirato gli apostoli a proseguire l’opera di salvezza del figlio suo:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

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COMPIETA
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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant.Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
  porgi l'orecchio alla mia supplica,
    tu che sei fedele, *
  e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
  nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
  calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
  come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
  si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
  ripenso a tutte le tue opere, *
  medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
  sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
  viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
  perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
  poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
  perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
  a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
  perché sei tu il mio Dio. *
  Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
  liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant.Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

LETTURA BREVE        1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
  A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
  Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
  A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE     
              Cantico  Lc 2,19-32

Ant.
Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.



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