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LODI MATTUTINE
ORA MEDIA
VESPRI
COMPIETA
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:
Ristorate le membra affaticate,
i servi tuoi si levano;
vieni e accogli, o Dio,
la prima voce dei tuoi figli oranti.
Lieto ti loda il labbro,
il cuore ardente ti chiama:
all’operosa vita che riprende
presiedi e benedici.
La stella del mattino
vince la notte, alla crescente luce
la tenebra nel bel sereno sfuma:
il male così ceda alla tua grazia.
A te concorde sale la supplica:
strappa dai cuori ogni fibra colpevole,
e l’animo redento
celebrerà in eterno la tua gloria.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
domina e vive nei secoli. Amen.
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:
Sommo Creatore dei lucenti cieli,
o immenso Dio, che dividendo l’acque,
offri alla bruna terra
le fresche piogge e l’ardore del sole,
dall’alto manda sull’anima nostra
la divina rugiada della grazia,
né, seducendoci con nuovi inganni,
ci mortifichi più l’antico errore.
Alla tua luce la fede
attinga la provvida luce
che ogni miraggio disperda
e dissipi ogni tenebra.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo Signore
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.
CANTICO DEI TRE GIOVANI Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
SALMODIA
Salmo 72
I (1-12)
Ant. 1 Quanto è buono Dio con i giusti! †
Quanto è buono Dio con i giusti, *
† con gli uomini dal cuore puro!
Per poco non inciampavano i miei piedi, *
per un nulla vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti, *
vedendo la prosperità dei malvagi.
Non c’è sofferenza per essi, *
sano e pasciuto è il loro corpo.
Non conoscono l’affanno dei mortali *
e non sono colpiti come gli altri uomini.
Dell’orgoglio si fanno una collana *
e la violenza è il loro vestito.
Esce l’iniquità dal loro grasso, *
dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.
Scherniscono e parlano con malizia, *
minacciano dall’alto con prepotenza.
Levano la loro bocca fino al cielo *
e la loro lingua percorre la terra.
Perciò seggono in alto, *
non li raggiunge la piena delle acque.
Dicono: «Come può saperlo Dio? *
C’è forse conoscenza nell’Altissimo?».
Ecco, questi sono gli empi: *
sempre tranquilli, ammassano ricchezze.
Gloria.
Ant. 1 Quanto è buono Dio con i giusti!
II (13-20)
Ant. 2 Come un sogno al risveglio, Signore, * quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
Invano dunque ho conservato puro il mio cuore *
e ho lavato nell’innocenza le mie mani,
poiché sono colpito tutto il giorno, *
e la mia pena si rinnova ogni mattina.
Se avessi detto: «Parlerò come loro», *
avrei tradito la generazione dei tuoi figli.
Riflettevo per comprendere: *
ma fu arduo agli occhi miei,
finché non entrai nel santuario di Dio *
e compresi qual è la loro fine.
Ecco, li poni in luoghi scivolosi, *
li fai precipitare in rovina.
Come sono distrutti in un istante, *
sono finiti, periscono di spavento!
Come un sogno al risveglio, Signore, *
quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
Gloria.
Ant. 2 Come un sogno al risveglio, Signore, * quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
III (21-28)
Ant. 3 Il mio bene è stare vicino a Dio, * in Dio ho posto il mio rifugio.
Quando si agitava il mio cuore *
e nell’intimo mi tormentavo,
io ero stolto e non capivo, *
davanti a te stavo come una bestia.
Ma io sono con te sempre: *
tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai con il tuo consiglio *
e poi mi accoglierai nella tua gloria.
Chi altri avrò per me in cielo? *
Fuori di te nulla bramo sulla terra.
Vengono meno la mia carne e il mio cuore; †
ma la roccia del mio cuore è Dio, *
è Dio la mia sorte per sempre.
Ecco, perirà chi da te si allontana, *
tu distruggi chiunque ti è infedele.
Il mio bene è stare vicino a Dio: *
nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere *
presso le porte della città di Sion.
Gloria.
Ant. 3 Il mio bene è stare vicino a Dio, * in Dio ho posto il mio rifugio.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA Gdc 15,9-19
Dal libro dei Giudici
I Filistei vennero, si accamparono in Giuda e fecero una scorreria fino a Lechi. Gli uomini di Giuda dissero loro: «Perché siete venuti contro di noi?». Quelli risposero: «Siamo venuti per legare Sansone; per fare a lui quello che ha fatto a noi». Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei ci dominano? Che cosa ci hai fatto?». Egli rispose loro: «Quello che hanno fatto a me, io l’ho fatto a loro». Gli dissero: «Siamo scesi per legarti e metterti nelle mani dei Filistei». Sansone replicò loro: «Giuratemi che voi non mi colpirete». Quelli risposero: «No, ti legheremo soltanto e ti metteremo nelle loro mani; ma certo non ti uccideremo». Lo legarono con due funi nuove e lo fecero salire dalla rupe. Mentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami gli caddero disfatti dalle mani. Trovò allora una mascella d’asino ancora fresca, stese la mano, l’afferrò e uccise con essa mille uomini.
Sansone disse:
«Con la mascella dell’asino,
li ho ben macellati!
Con la mascella dell’asino,
ho colpito mille uomini!».
Quand’ebbe finito di parlare, gettò via la mascella; per questo, quel luogo fu chiamato Ramat-Lechi. Poi ebbe gran sete e invocò il Signore dicendo: «Tu hai concesso questa grande vittoria mediante il tuo servo; ora dovrò morir di sete e cader nelle mani dei non circoncisi?». Allora Dio spaccò la roccia concava che è a Lechi e ne scaturì acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita.
RESPONSORIO
Guidami su rupe inaccessibile:
tu sei per me rifugio,
torre salda davanti all’avversario;
mi hai dato l’eredità
di chi teme il tuo nome.
Perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti:
mi hai dato l’eredità
di chi teme il tuo nome.
SECONDA LETTURA
Dagli «Opuscoli» di san Bonaventura, vescovo
Ogni culto reso a Dio deve possedere tre caratteristiche.
Anzitutto, il nostro cuore si deve piegare nel rispetto e nell’adorazione di Dio per impetrarne la grazia. Poi si deve dilatare nella benevolenza e nel rendimento di grazie; infine deve elevarsi nella compiacenza e nel vicendevole dialogo, qual è quello dello Sposo e della sposa, come insegna lo Spirito Santo nel Cantico: un dialogo in cui, se condotto debitamente, si trova una gioia e un’esultanza meravigliosa, al punto da condurre l’anima all’estasi e a farle esclamare: «È bene per noi stare qui» (Mt 17, 4). E qui precisamente deve trovare la sua conclusione la nostra preghiera, e non terminare prima che «entri nel luogo del tabernacolo stupendo fino alla casa di Dio», dove «è il suonò del banchetto con voce festosa» (cfr. Sal 41, 5).
Per piegarti riverente, ammira l’immensità divina e osserva la tua piccolezza. Per dilatare il tuo cuore alla benevolenza considera la benignità di Dio e vedi la tua indegnità. E per elevarti alla compiacenza ripensa alla carità divina e rileva la tua tiepidezza: da questo confronto arriverai all’estasi della mente.
Occorre anche sapere che dobbiamo manifestare la nostra riverenza a Dio sotto tre aspetti: in primo luogo come al Padre, dal quale siamo stati formati, riformati, educati. Poi come al Signore, dal quale siamo stati liberati dalla bocca del nemico, sottratti dal carcere dell’inferno, condotti nella vigna del Signore. Infine come al Giudice, dinanzi al quale siamo accusati, confutati, rei confessi: ci accusa la voce della coscienza, ci confuta l’evidenza della vita, ci fa riconoscere rei la visione della divina sapienza, per cui giustamente dev’essere emessa contro di noi la sentenza di condanna. La prima riverenza dev’essere grande; maggiore la seconda, massima la terza. La prima deve assomigliare a un inchino, la seconda a una genuflessione, la terza a una prostrazione. Nella prima ci sottomettiamo, nella seconda ci abbassiamo, nella terza ci prostriamo. Nella prima ci reputiamo piccoli, nella seconda minimi, nella terza ci consideriamo un nulla.
Similmente, dobbiamo a Dio una triplice benevolenza: grande, maggiore e massima: grande, tenendo presente la nostra indegnità, più grande ancora considerando la grandezza della grazia, massima di fronte alla immensità della sua misericordia; o anche, grande in considerazione di quanto abbiamo commesso, più grande per quello che ci è stato rimesso, e massima per quello che ci è stato promesso; o grande per i doni di natura, maggiore per i doni di grazia, massima per i doni della sovrabbondanza. Nella prima si dilata o si estende il cuore, nella seconda il cuore si apre, nella terza si effonde, come detto nel libro delle Lamentazioni: «Effondi come acqua il tuo cuore» (2, 19).
In tre modi, finalmente, dobbiamo manifestare a Dio la nostra compiacenza: per primo, la nostra compiacenza dev’essere conforme a Dio così che a ciascuno piaccia solo quello che piace a Dio; secondo, che piaccia solo questo: di piacere a Dio; terzo, che piaccia che anche gli altri condividano questa compiacenza. La prima compiacenza è grande, la seconda maggiore, la terza massima. Nella prima c’è l’amore gratuito, nella seconda l’amore dovuto, nella terza l’amore che comprende l’uno e l’altro. Nella prima il mondo è crocifisso per l’uomo, nella seconda l’uomo al mondo (cfr. Gal 6, 14), nella terza l’uomo è crocifisso per il mondo, così da voler morire per tutti, perché tutti piacciano a Dio. E questo è il grado della carità perfetta.
LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
Signore Dio, Re del cielo.
Dio Padre onnipotente, *
Gesù Cristo e Spirito Santo.
Signore Dio, *
Figlio del Padre.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
abbi pietà di noi.
Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
e dalle tentazioni.
Perché tu solo il santo, *
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.
Ogni giorno ti benediciamo, *
e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.
Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
mi aiutino i tuoi giudizi.
Come pecora smarrita vado errando; *
cerca il tuo servo
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.
Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
perché siamo troppo infelici: *
aiutaci, Dio, nostra salvezza.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.
ORAZIONE
Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto, o Dio; fa’ che la rettitudine del cuore ci mantenga sempre sul giusto cammino. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
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LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Per bocca dei suoi santi profeti * il Signore ha parlato.
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Per bocca dei suoi santi profeti * il Signore ha parlato.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (Pausa di preghiera silenziosa)
Dio, creatore del prodigio stupendo della luce, rischiara le nostre tenebre interiori e con la tua benedizione mattutina da’ vigore e speranza ai tuoi fedeli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Is 42,10-16
Ant. 1 «Trasformerò davanti a loro le tenebre in luce * e i luoghi aspri in pianura» – dice il Signore –.
Cantate al Signore un canto nuovo, *
lode a lui fino all’estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene, *
le isole con i loro abitanti.
Esulti con le sue città il deserto, *
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr;
acclamino gli abitanti di Sela, *
dalla cima dei monti alzino grida.
Diano gloria al Signore *
e il suo onore divulghino nelle isole.
Il Signore avanza come un prode, *
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra, *
si mostra forte contro i suoi nemici.
Per molto tempo, ho taciuto, *
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente, *
mi affannerò e sbufferò insieme.
Renderò aridi monti e colli, *
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in stagni *
e gli stagni farò inaridire.
Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, *
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, *
i luoghi aspri in pianura.
Gloria.
Ant. 1 «Trasformerò davanti a loro le tenebre in luce * e i luoghi aspri in pianura» – dice il Signore –.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Lodate il Signore e cantate inni al suo nome, * perché egli è buono.
Sal 134,1-12
Lodate il nome del Signore, *
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
negli atri della casa del nostro Dio.
Lodate il Signore: il Signore è buono; *
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele come suo possesso.
Io so che grande è il Signore, *
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.
Tutto ciò che vuole il Signore, lo compie †
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli abissi.
Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †
produce le folgori per la pioggia, *
dalle sue riserve libera i venti.
Egli percosse i primogeniti d’Egitto, *
dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
contro il faraone e tutti i suoi ministri.
Colpì numerose nazioni *
e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
e tutti i regni di Cànaan.
Diede la loro terra in eredità a Israele, *
in eredità a Israele suo popolo.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Lodate il Signore e cantate inni al suo nome, * perché egli è buono.
Salmo diretto Sal 89,1-8
Signore, tu sei stato per noi un rifugio *
di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti †
e la terra e il mondo fossero generati, *
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere *
e dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato, *
come un turno di veglia nella notte.
Li annienti: li sommergi nel sonno; *
sono come l’erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, *
alla sera è falciata e dissecca.
Perché siamo distrutti dalla tua ira, *
siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, *
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Dio eterno, principio di ogni principio, che pur nella nostra iniquità ci sopporti e prolunghi i nostri giorni per darci spazio di raggiungere la sapienza del cuore, ispira e guida il lavoro delle nostre mani nel rispetto e nella esaltazione dell’opera tua, fino a che potremo contemplare apertamente la soavità del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.
INNO
Di fuoco il cielo si tinge e l’aurora
va risvegliando la terra assopita:
danza sul mondo la luce,
l’oscura insidia dilegui.
Svaniscano i foschi fantasmi notturni,
ogni impuro pensiero si dissolva;
la colpa, che striscia nell’ombra,
fugga percossa dai raggi del sole.
Oh! Presto sorga l’alba lucente
che porrà fine alla storia:
noi l’attendiamo in preghiera,
mentre il mattino risuona di canti.
A te, Padre, sia gloria
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito Santo
nei secoli infiniti. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al suo Sposo che vive nei secoli la Chiesa canti con le nostre labbra la sua fedeltà.
Cristo, salvatore del tuo corpo che è la Chiesa, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu, che ti sei offerto a Dio in sacrificio di soave profumo, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu, che sei asceso sopra tutti i cieli per riempire di te tutte le cose, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu, che nutri e curi la Chiesa come la tua propria carne, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Tu, che abiti per la fede nei nostri cuori, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Cristo, pietra angolare del tempio santo di Dio, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
oppure:
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.
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ORA MEDIA
Torna all'inizio
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Terza
Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.
Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 118, 129-136 XVII (Pe)
Ant. 1 La tua parola nel rivelarsi illumina, * dona saggezza ai semplici.
Meravigliosa è la tua alleanza, *
per questo le sono fedele.
La tua parola nel rivelarsi illumina, *
dona saggezza ai semplici.
Apro anelante la bocca, *
perché desidero i tuoi comandamenti.
Volgiti a me e abbi misericordia, *
tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola *
e su di me non prevalga il male.
Salvami dall’oppressione dell’uomo *
e obbedirò ai tuoi precetti.
Fa’ risplendere il volto sul tuo servo *
e insegnami i tuoi comandamenti.
Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi, *
perché non osservano la tua legge.
Gloria.
Ant. 1 La tua parola nel rivelarsi illumina, * dona saggezza ai semplici.
Salmo 81
Ant. 2 A te, Signore, appartengono tutte le genti.
Dio si alza nell’assemblea divina, *
giudica in mezzo agli dèi.
«Fino a quando giudicherete iniquamente *
e sosterrete la parte degli empi?
Difendete il debole e l’orfano, *
al misero e al povero fate giustizia.
Salvate il debole e l’indigente, *
liberatelo dalla mano degli empi».
Non capiscono, non vogliono intendere, †
avanzano nelle tenebre; *
vacillano tutte le fondamenta della terra.
Io ho detto: «Voi siete dèi, *
siete tutti figli dell’Altissimo».
Eppure morirete come ogni uomo, *
cadrete come tutti i potenti.
Sorgi, Dio, a giudicare la terra, *
perché a te appartengono tutte le genti.
Gloria.
Ant. 2 A te, Signore, appartengono tutte le genti.
Salmo 119
Ant. 3 Libera, Signore, la mia vita.
Nella mia angoscia ho gridato al Signore *
ed egli mi ha risposto.
Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, *
dalla lingua ingannatrice.
Che ti posso dare, come ripagarti, *
lingua ingannatrice?
Frecce acute di un prode, *
con carboni di ginepro.
Me infelice: abito straniero in Mosoch, *
dimoro fra le tende di Kedar!
Troppo io ho dimorato *
con chi detesta la pace.
Io sono per la pace, *
ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.
Gloria.
Ant. 3 Libera, Signore, la mia vita.
Alle altre Ore salmodia complementare.
Terza
LETTURA BREVE Ef 4,30-31
Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità.
La testimonianza del Signore è verace.
La testimonianza del Signore è verace, * rende saggio il semplice.
Il timore del Signore è puro.
Rende saggio il semplice.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
La testimonianza del Signore è verace, * rende saggio il semplice.
ORAZIONE
Accompagna, Padre, col dono dello Spirito il cammino della Chiesa perché, crescendo nella santità, si avvii sicura alla terra della promessa. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Ger 6,16
Così dice il Signore: «Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre».
Sei tu il mio aiuto, Signore.
Sei tu il mio aiuto, Signore, * non lasciarmi.
Non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Non lasciarmi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Sei tu il mio aiuto, Signore, * non lasciarmi.
ORAZIONE
Dio, che nel tuo Figlio unigenito chiami l’uomo dalla miseria della colpa alla sovrabbondante ricchezza della grazia, disperdi le tenebre che oscurano i cuori e donaci infine l’eredità del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE 1 Cor 1,18
Fratelli, la parola della croce è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio.
La grazia del Signore dura in eterno.
La grazia del Signore dura in eterno * per quanti custodiscono la sua alleanza.
La sua giustizia per i figli dei figli.
Per quanti custodiscono la sua alleanza.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
La grazia del Signore dura in eterno * per quanti custodiscono la sua alleanza.
ORAZIONE
Dio, che nella croce di Cristo hai manifestato la tua potenza, distruggi in noi l’immagine dell’uomo corrotto; così l’uomo nuovo rinasca e viva nelle opere di giustizia. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
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VESPRI
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diacono e martire
memoria
PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
oppure
Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te
RITO DELLA LUCE
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia
Più che per messe copiosa
o vendemmia felice,
il nostro cuore in festa
canti di gioia
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia
INNO
Dio, che coroni in cielo e di te sazi
chi il sangue versa per te,
libera dal peccato
noi che cantiamo la gloria dei martiri.
Questo fratello declinò del mondo
i seducenti inviti
e, ardendo d’amore per Cristo,
professò la sua fede.
Così si infranse l’ingiusta collera
e l’atroce violenza del tiranno;
così dell’eterno Signore
il nome santo risonò tra i popoli.
Di questo servo fedele,
che nella casa tua si allieta, o Padre,
dona ai tuoi figli di condividere
la fierezza e la sorte.
Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.
NOTIZIA DEL SANTO
Arialdo nacque a Cucciago all’inizio del secolo decimoprimo e ricevette un’accurata formazione umanistica e teologica.
A cinquant’anni fu ordinato diacono della Chiesa di Milano e attese alla formazione dei giovani che aspiravano alla vita ecclesiastica.
In un’epoca di abusi e di malcostume imperante, difese con l’esempio, l’azione e la predicazione l’opera di riforma della Chiesa. Si schierò pertanto coi “patarini”, come erano chiamati gli appartenenti al movimento che in quel tempo auspicava il ritorno del clero alla pratica fedele del celibato, il miglioramento morale del popolo e il ripristino della piena libertà della Chiesa dalle ingerenze politiche. Costituì attorno a sé una comunità religiosa, detta “Canonica”, impegnata a vivere in modo conforme al vangelo. Imprigionato dai suoi nemici, venne portato ad Angera e, straziato nelle membra, fu ucciso su un’isola del Lago Maggiore il 27 giugno 1066.
SALMODIA
Salmo 135
I (1-9)
Ant. 1 Eterna è la misericordia del Signore.
Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dèi: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori: *
eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie: *
eterna è la sua misericordia.
Ha creato i cieli con sapienza: *
eterna è la sua misericordia.
Ha stabilito la terra sulle acque: *
eterna è la sua misericordia.
Ha fatto i grandi luminari: *
eterna è la sua misericordia.
Il sole per regolare il giorno: *
eterna è la sua misericordia.
la luna e le stelle per regolare la notte: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria.
Ant. 1 Eterna è la misericordia del Signore.
II (10-26)
Ant. 2 Nella nostra umiliazione il Signore si è ricordato di noi * e ci ha liberati dai nostri nemici.
Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti: *
eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele: *
eterna è la sua misericordia.
con mano potente e braccio teso: *
eterna è la sua misericordia.
Divise il Mar Rosso in due parti: *
eterna è la sua misericordia.
In mezzo fece passare Israele: *
eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel Mar Rosso: *
eterna è la sua misericordia.
Guidò il suo popolo nel deserto: *
eterna è la sua misericordia.
Percosse grandi sovrani: *
eterna è la sua misericordia.
Uccise re potenti: *
eterna è la sua misericordia.
Seon, re degli Amorrei: *
eterna è la sua misericordia.
Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia.
Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia.
in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
eterna è la sua misericordia.
ci ha liberati dai nostri nemici: *
eterna è la sua misericordia.
Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria.
Ant. 2 Nella nostra umiliazione il Signore si è ricordato di noi * e ci ha liberati dai nostri nemici.
PRIMA ORAZIONE
Dio di eterna misericordia, che tutto in cielo e in terra hai creato nel Figlio tuo unigenito e nella sua Pasqua ci hai aperto il passaggio dalla morte alla vita, ascolta l’inno del popolo dei risorti, odi la voce della Chiesa che ti eleva il cantico dell’universo: fa’ che, nutrita del pane del cielo cammini verso l’eredità che le hai preparato. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. «Io ti ringrazio, Cristo, - disse il beato Arialdo -, perché ti sei degnato contrarmi tra i tuoi martiri».
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. «Io ti ringrazio, Cristo, - disse il beato Arialdo -, perché ti sei degnato contrarmi tra i tuoi martiri».
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
O Dio vivo e vero, che donasti a sant’Arialdo il coraggio di restaurare la santità dei tuoi ministri fino all’effusione del sangue, fa’ risplendere nei pastori della tua Chiesa l’integrità della fede e la castità della vita. Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Ogni vecchiezza di peccato è tolta,
un popolo giovane nasce
nell’onda del battesimo,
mistero di vita celeste.
Lo Spirito rinnova i nostri cuori,
risorgere l’uomo per la gioia eterna
nell’onda del battesimo,
mistero di vita celeste.
Orazione
O Dio, creatore dell’universo e fonte di ogni bene, fa’ che questi tuoi servi da te illuminati crescano nel Figlio tuo come nuove creature e siano fortificati nell’amore del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
INTERCESSIONI
Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente, rivolgiamo la nostra preghiera:
Lode a te, o Cristo, testimone fedele.
Nessuna tentazione poté separare il martire sant’Arialdo dall’unità del tuo corpo;
raccogli nel vincolo della carità quanti credono nel tuo nome.
Questo martire ha sopportato con coraggio la persecuzione per il vangelo;
sostieni con la tua grazia chi soffre a causa della fede.
Egli, per darti testimonianza, ha disprezzato ogni mondano valore;
libera i nostri cuori dall’amor proprio e dal desiderio di dominare sugli altri.
Forte della speranza di risorgere un giorno, non ha esitato a dare la vita per te;
fa’ che viviamo nell’attesa della tua gloriosa venuta.
Tu che hai chiamato tutti gli uomini alla gioia del tuo regno,
dona ai fedeli defunti l’eredità promessa del cielo.
Spronati dalla parola di Cristo, rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:
Padre Nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.
oppure:
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.
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COMPIETA
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Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,
ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.
Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.
Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.
A te si innalza, Padre, la supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 85
Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, *
perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
tu, Dio mio, salva il tuo servo,
che in te spera.
Pietà di me, Signore, *
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.
Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera *
e sii attento alla voce della mia supplica.
Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido *
e tu mi esaudirai.
Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
e non c’è nulla che uguagli le tue opere.
Tutti i popoli che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
per dare gloria al tuo nome;
grande tu sei e compi meraviglie: *
tu solo sei Dio.
Mostrami, Signore, la tua via, *
perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice *
che tema il tuo nome.
Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *
e darò gloria al tuo nome sempre,
perché grande con me è la tua misericordia: *
dal profondo degli inferi mi hai strappato.
Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,
una schiera di violenti
attenta alla mia vita, *
non pongono te davanti ai loro occhi.
Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *
lento all’ira e pieno di amore, Dio fedele,
volgiti a me e abbi misericordia:
dona al tuo servo la tua forza, *
salva il figlio della tua ancella.
Dammi un segno di benevolenza;
vedano e siano confusi i miei nemici, *
perché tu, Signore,
mi hai soccorso e consolato.
Gloria.
Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.
LETTURA BREVE 1Ts 5,9-10
Fratelli, Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
Conserva ai miei occhi la luce.
Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.
Guarda e rispondimi, o Dio.
Perché non mi sorprenda il sonno della morte.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.
ORAZIONE
Rischiara, o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio,
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.