III del salterio








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COMPIETA

 

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


INNO
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Ristorate le membra affaticate,
i servi tuoi si levano;
vieni e accogli, o Dio,
la prima voce dei tuoi figli oranti.

Lieto ti loda il labbro,
il cuore ardente ti chiama:
all’operosa vita che riprende
presiedi e benedici.

La stella del mattino
vince la notte, alla crescente luce
la tenebra nel bel sereno sfuma:
il male così ceda alla tua grazia.

A te concorde sale la supplica:
strappa dai cuori ogni fibra colpevole,
e l’animo redento
celebrerà in eterno la tua gloria.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
domina e vive nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Sommo Creatore dei lucenti cieli,
o immenso Dio, che dividendo l’acque,
offri alla bruna terra
le fresche piogge e l’ardore del sole,

dall’alto manda sull’anima nostra
la divina rugiada della grazia,
né, seducendoci con nuovi inganni,
ci mortifichi più l’antico errore.

Alla tua luce la fede
attinga la provvida luce
che ogni miraggio disperda
e dissipi ogni tenebra.

Ascolta, Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo Signore
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI    Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
  e siedi sui cherubini *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli, amen, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
              Salmo 49
I (1-6) 

Ant. 1Parla il Signore, ascoltiamolo: * il cielo annunzia la sua giustizia.

Parla il Signore, Dio degli dèi, *
  convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, splendore di bellezza, *
  Dio rifulge.

Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; †
  davanti a lui un fuoco divorante, *
  intorno a lui si scatena la tempesta.

Convoca il cielo dall'alto *
  e la terra al giudizio del suo popolo:

«Davanti a me riunite i miei fedeli, *
  che hanno sancito con me l'alleanza
    offrendo un sacrificio».

Il cielo annunzi la sua giustizia, *
  Dio è il giudice.
Gloria.

Ant. 1Parla il Signore, ascoltiamolo: * il cielo annunzia la sua giustizia.

Ant. 2Offri a Dio un sacrificio di lode * e sciogli all’Altissimo i tuoi voti.

II (7-15)

«Ascolta, popolo mio, voglio parlare, †
  testimonierò contro di te, Israele: *
  Io sono Dio, il tuo Dio.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; *
  i tuoi olocausti mi stanno sempre dinanzi.
Non prenderò giovenchi dalla tua casa, *
  né capri dai tuoi recinti.

Sono mie tutte le bestie della foresta, *
  animali a migliaia sui monti.
Conosco tutti gli uccelli del cielo, *
  è mio ciò che si muove nella campagna.

Se avessi fame, a te non lo direi: *
  mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori, *
  berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio un sacrificio di lode *
  e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno della sventura: *
  ti salverò e tu mi darai gloria».
Gloria.

Ant. 2Offri a Dio un sacrificio di lode * e sciogli all’Altissimo i tuoi voti.

III (16-23) 

Ant. 3Chi offre il sacrificio di lode, * questi onora il Signore.

All'empio dice Dio: †
  «Perché vai ripetendo i miei decreti *
  e hai sempre in bocca la mia alleanza,

tu che detesti la disciplina *
  e le mie parole te le getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui; *
  e degli adùlteri ti fai compagno.

Abbandoni la tua bocca al male *
  e la tua lingua ordisce inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, *
  getti fango contro il figlio di tua madre.

Hai fatto questo e dovrei tacere? †
  forse credevi ch'io fossi come te! *
  Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati».

Capite questo voi che dimenticate Dio, *
  perché non mi adiri e nessuno vi salvi.

Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, †
  a chi cammina per la retta via *
  mostrerò la salvezza di Dio.

Gloria.

Ant. 3Chi offre il sacrificio di lode, * questi onora il Signore.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA        2 Re 5,1-14
Dal secondo libro dei Re.

Nàaman, capo dell'esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la vittoria agli Aramei. Ma questo uomo prode era lebbroso. Ora bande aramee in una razzia avevano rapito dal paese di Israele una giovinetta, che era finita al servizio della moglie di Nàaman. Essa disse alla padrona: «Se il mio signore si rivolgesse al profeta che è in Samaria, certo lo libererebbe dalla lebbra». Nàaman andò a riferire al suo signore: «La giovane che proviene dal paese di Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Vacci! Io invierò una lettera al re di Israele». Quegli partì, prendendo con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e dieci vestiti. Portò la lettera al re di Israele, nella quale si diceva: «Ebbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Nàaman, mio ministro, perché tu lo curi dalla lebbra». Letta la lettera, il re di Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi mandi un lebbroso da guarire? Sì, ora potete constatare chiaramente che egli cerca pretesti contro di me».
Quando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciate le vesti? Quell'uomo venga da me e saprà che c'è un profeta in Israele». Nàaman arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Eliseo. Eliseo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va', bagnati sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana e tu sarai guarito». Nàaman si sdegnò e se ne andò protestando: «Ecco, io pensavo: Certo, verrà fuori, si fermerà, invocherà il nome del Signore suo Dio, toccando con la mano la parte malata e sparirà la lebbra. Forse l'Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque di Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per essere guarito?». Si voltò e se ne partì adirato. Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Se il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non l'avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: bagnati e sarai guarito». Egli, allora, scese e si lavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la sua carne ridivenne come la carne di un giovinetto; egli era guarito.

RESPONSORIO         
Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù,
siamo stati battezzati nella sua morte.
  Se siamo morti in Cristo,
  vivremo anche con lui.

La sua carna divenne
come la carne di un giovinetto, e fu guarito.
  Se siamo morti in Cristo,
  vivremo anche con lui.

SECONDA LETTURA   
Dal trattato su «Lo Spirito Santo» di sant’Ambrogio, vescovo.

Il Signore Gesù vuol lavare i piedi anche a noi. Non solo a Pietro, ma a ciascun fedele dice: «Se non ti laverò i piedi, non avrai parte con me» (Gv 13, 8). Vieni, dunque, Signore Gesù, deponi la veste che hai indossato per me; spogliati per rivestirci della tua misericordia. Cingiti di un asciugatoio per cingerci con il tuo dono che è l'immortalità. Metti «dell'acqua nel catino» (Gv 13, 4-5). Lava «non soltanto i piedi, ma anche il capo» (Gv 13, 9), e non solo i piedi del nostro corpo, ma anche i piedi dell'anima. Voglio deporre tutta la sporcizia della nostra fragilità, per poter dire anch'io: «Di notte mi sono levata la veste. Come posso rimettermela? Mi sono lavata i piedi. Come posso sporcarmeli ancora?» (Ct 5, 3). Quante grande questa maestà! Come un servitore lavi i piedi ai tuoi servi, come Dio mandi la rugiada dal cielo. E non solo ci lavi i piedi, ma ci inviti anche a metterci a tavola con te e ci esorti con l'esempio della tua condiscendenza, dicendo: «Voi mi chiamate signore e maestro, e dite bene, perché lo sono. Se dunque vi ho lavato i piedi io, che sono il Signore e il maestro, anche voi lavatevi i piedi l'un l'altro» (Gv 13, 13-14).
Dunque anch'io voglio lavare i piedi ai miei fratelli, voglio adempiere il comandamento del Signore. Volle che non mi vergognassi, che non disdegnassi di fare ciò che lui ha fatto prima di me. È a mio vantaggio il mistero dell'umiltà, perché mentre lavo la sporcizia degli altri, mi purifico dalla mia.
Venga, dunque, Signore Gesù, quest'acqua nella mia anima e nella mia carne, affinché grazie all'acqua di questa pioggia verdeggino le valli del nostro animo e i campi dell'intimo del cuore. Vengano in me le tue gocce che stillano la grazia e l'immortalità. Lava i piedi dell'anima mia affinché io non possa peccare ancora. Lava il calcagno dell'anima mia perché io possa sopprimere il maledetto, affinché io non senta il morso del serpente nel piede dell'anima, ma, come tu hai ordinato a quelli che ti seguono, possa calpestare «i serpenti e gli scorpioni» (Lc 10, 19) senza che il mio piede ne rimanga offeso. Tu che hai redento il mondo, redimi anche l'anima di un singolo peccatore. Questa è la prerogativa peculiare della tua pietà, grazie alla quale hai redento tutto quanto il mondo nei suoi singoli componenti. Elia fu mandato a una sola vedova, Eliseo mondò un solo uomo, tu oggi, o Signore Gesù, qui da noi ne hai mondati mille. E quanti ne hai mondati nella città di Roma, quanti ad Alessandria, quanti ad Antiochia, quanti anche a Costantinopoli! Infatti anche Costantinopoli ha accolto la parola di Dio e ha meritato chiare prove del tuo giudizio. Infatti, finché covava il veleno degli ariani, tenendolo chiuso nelle sue viscere, turbata da guerre che si combattevano ai confini, faceva risuonare le mura delle armi dei suoi nemici. Ma da quando ha allontanato da sé quelli che hanno abbandonato la retta fede, il suo stesso nemico, giudice dei re, davanti al quale aveva sempre tremato, l'ha visto arreso, l'ha accolto supplice, l'ha sepolto dopo la morte e ne custodisce la tomba. Perciò, quanti ne hai mondati anche a Costantinopoli! Insomma quanti ne hai mondati oggi in tutto quanto il mondo! A mondare non sono stati né Damaso né Pietro né Ambrogio né Gregorio. Noi, infatti, prestiamo la nostra opera di ministri, ma il valore dei sacramenti dipende da te. Non è opera della potenza umana comunicare i beni divini, ma è dono tuo, o Signore, e del Padre.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
  e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
  ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
  Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
  Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
  Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
  accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
  abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
  Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
  e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
  tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
  nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
  e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
  di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
  mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
  e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
  la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
  mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
  cerca il tuo servo
  perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
  perché siamo troppo infelici: *
  aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
La tua mano potente ci accompagni, o Dio eterno e santo, e da ogni colpa segreta ci liberi. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

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LODI MATTUTINE
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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
              Cantico  Lc 1,68-79

Ant.Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo: * andrai innanzi al Signore a preparagli le strade.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace».

Gloria.

Ant.Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo: * andrai innanzi al Signore a preparagli le strade.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.  (pausa di preghiera silenziosa)
Dio onnipotente, che ci hai condotto incolumi alla luce del mattino, difendici con la tua grazia in ogni ora di questo giorno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
              Cantico  Is 2,2-5

Ant. 1
Il monte del Signore sarà elevato sulla cima dei monti; * ad esso affluiranno tutte le genti.

Alla fine dei giorni, †
il monte del tempio del Signore *
  sarà elevato sulla cima dei monti,

e sarà più alto dei colli; *
  ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno: †
«Venite, saliamo sul monte del Signore, *
al tempio del Dio di Giacobbe,

perché ci indichi le sue vie *
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge *
e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli sarà giudice fra le genti *
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri, *
  le loro lance in falci;

un popolo non alzerà più la spada
  contro un altro popolo, *
  non si eserciteranno più nell’arte della guerra. 

Casa di Giacobbe, vieni, *
camminiamo nella luce del Signore.

Gloria.

Ant. 1Il monte del Signore sarà elevato sulla cima dei monti; * ad esso affluiranno tutte le genti.

Salmi Laudativi

Ant. 2Davanti a Dio sono maestà e bellezza, * potenza e splendore nel suo santuario.
                Sal 95
Cantate al Signore un canto nuovo, *
  cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome, *
  annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, *
  a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Grande è il Signore e degno di ogni lode, *
terribile sopra tutti gli dèi.

Tutti gli dèi delle nazioni sono un nulla, *
ma il Signore ha fatto i cieli.
Maestà e bellezza sono davanti a lui, *
potenza e splendore nel suo santuario.

Date al Signore, o famiglie dei popoli, †
date al Signore gloria e potenza, *
date al Signore la gloria del suo nome.

Portate offerte ed entrate nei suoi atri, *
prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Tremi davanti a lui tutta la terra. *
Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».

Sorregge il mondo, perché non vacilli; *
giudica le nazioni con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra, †
frema il mare e quanto racchiude; *
esultino i campi e quanto contengono,

si rallegrino gli alberi della foresta †
davanti al Signore che viene, *
perché viene a giudicare la terra.

Giudicherà il mondo con giustizia *
  e con verità tutte le genti.

                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Davanti a Dio sono maestà e bellezza, * potenza e splendore nel suo santuario.

              Salmo diretto  Sal83
Quanto sono amabili le tue dimore, *
  Signore degli eserciti!
L’anima mia languisce *
  e brama gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne *
  esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova la casa, *
  la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, *
  mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa: *
  sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza *
  e decide nel suo cuore il santo viaggio.

Passando per la valle del pianto
  la cambia in una sorgente, *
  anche la prima pioggial’ammanta di benedizioni.

Cresce lungo il cammino il suo vigore, *
  finché compare davanti a Dio in Sion.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, *
  porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.
Vedi, Dio, nostro scudo, *
  guarda il volto del tuo consacrato.

Per me un giorno nei tuoi atri *
  è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio *
  è meglio che abitare nelle tende degli empi.

Poiché sole e scudo è il Signore Dio; †
il Signore concede grazia e gloria, *
  non rifiuta il benea chi cammina con rettitudine.

Signore degli eserciti, *
beato l’uomo che in te confida.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Dio dell’universo, che hai esaudito la preghiera del tuo Consacrato e l’hai accolto per sempre nella tua casa, dona alla Chiesa in cammino di crescere nell’amore e di celebrare presso il tuo altare il sacrificio di lode; così i tuoi figli aneleranno ad abitare in eterno con te e di esultare nella tua gloria eterna. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Di fuoco il cielo si tinge e l’aurora
va risvegliando la terra assopita:
danza sul mondo la luce,
l’oscura insidia dilegui.

Svaniscano i foschi fantasmi notturni,
ogni impuro pensiero si dissolva;
la colpa, che striscia nell’ombra,
fugga percossa dai raggi del sole

Oh! Presto sorga l’alba lucente
che porrà fine alla storia:
noi l’attendiamo in preghiera,
mentre il mattino risuona di canti

A te, Padre, sia gloria
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito santo
nei secoli infiniti. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo Signore, Verbo di Dio e luce del mondo, che è venuto ad abitare in mezzo a noi, s’innalzi la nostra voce.

Gesù, Sapienza di Dio generata prima degli abissi e delle montagne, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che ami quelli che ti amano e ti fai trovare da quelli che ti cercano, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che hai fissato la tua tenda in Giacobbe e hai preso in eredità Israele, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che hai sparso come scelta mirra il tuo profumo nel mondo, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che hai il tuo trono su una colonna di nubi, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Gesù, Sapienza, quotidiana delizia di Dio, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

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ORA MEDIA
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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118, 89-96 XII (Lamed)

Ant. 1Salvami, Signore: sono tuo.

La tua parola, Signore, *
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; *
hai fondato la terra ed essa è salda.

Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, *
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia, *
sarei perito nella mia miseria.

Mai dimenticherò i tuoi precetti: *
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami, *
perché ho cercato il tuo volere.

Gli empi mi insidiano per rovinarmi, *
  ma io medito i tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, *
  ma la tua legge non ha confini.

Gloria.

Ant. 1Salvami, Signore: sono tuo.

Salmo 70
I (1-13)

Ant. 2Porgimi ascolto, o Dio: * sii per me come una rupe di difesa.

In te mi rifugio, Signore, *
ch’io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia, *
  porgimi ascolto e salvami.

Sii per me rupe di difesa, †
baluardo inaccessibile, *
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.

Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio, *
dalle mani dell’iniquo e dell’oppressore.

Sei tu, Signore, la mia speranza, *
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.

Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, †
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; *
  a te la mia lode senza fine.

Sono parso a molti quasi un prodigio: *
eri tu il mio rifugio sicuro.

Della tua lode è piena la mia bocca, *
  della tua gloria, tutto il giorno.

Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, *
  non abbandonarmiquando declinano le mie forze.

Contro di me parlano i miei nemici, *
  coloro che mi spianocongiurano insieme:

«Dio lo ha abbandonato, †
inseguitelo, prendetelo, *
perché non ha chi lo liberi».

O Dio, non stare lontano: *
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.

Siano confusi e annientatiquanti mi accusano, †
  siano coperti d’infamia e di vergogna *
  quanti cercano la mia sventura.

Gloria.

Ant. 2Porgimi ascolto, o Dio: * sii per me come una rupe di difesa.

III (14-24)

Ant. 3Al canto delle tue lodi, esulteranno le mie labbra, * e si allieta la vita che tu hai riscattato.

Io, invece, non cesso di sperare, *
moltiplicherò le tue lodi.

La mia bocca annunzierà la tua giustizia, †
  proclamerà sempre la tua salvezza, *
  che non so misurare.

Dirò le meraviglie del Signore, *
  ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza *
  e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.

E ora, nella vecchiaia e nella canizie, *
Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza, *
  a tutte le generazioni le tue meraviglie.

La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, †
  tu hai fatto cose grandi: *
  chi è come te, o Dio?

Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: †
  mi darai ancora vita, *
  mi farai risalire dagli abissi della terra,

accrescerai la mia grandezza *
  e tornerai a consolarmi.

Allora ti renderò grazie sull’arpa, †
per la tua fedeltà, o mio Dio; *
  ti canterò sulla cetra, o santo d’Israele.

Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra *
  e la mia vita, che tu hai riscattato.

Anche la mia lingua tutto il giorno
proclamerà la tua giustizia, *
quando saranno confusi e umiliati
  quelli che cercano la mia rovina.

Gloria.

Ant. 3Al canto delle tue lodi, esulteranno le mie labbra, * e si allieta la vita che tu hai riscattato.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE        Ef 4,1.3-4
Fratelli, vi esorto io, prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, cercando di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo Spirito, come una sola è la speranza alla quale siate stati chiamati, quella della vostra vocazione.

Rendi saldi i miei passi, Signore.
Rendi saldi i miei passi, Signore, * secondo la tua parola.

Su di me non prevalga il male.
Secondo la tua parola.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Rendi saldi i miei passi, Signore, * secondo la tua parola.

ORAZIONE
Sugli umili servi si effonda, Padre, lo Spirito della tua carità a rinnovare la nostra natura mortale e a garantirci la tua vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE        1 Pt 1,14-16
Carissimi, come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d’un tempo, quando eravate nell’ignoranza, ma ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo.

Non tornerai tu forse, o Dio, a darci la vita?
Non tornerai tu forse, o Dio, a darci la vita * perché in te gioisca il tuo popolo?

Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Perché in te gioisca il tuo popolo.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Non tornerai tu forse, o Dio, a darci la vita * perché in te gioisca il tuo popolo?

ORAZIONE
Purifica il popolo dei credenti dalle macchie dei suoi peccati, o Dio vivo e santo, che hai accolto con amore infinito, come vittima immacolata sulla croce per noi, l’innocente tuo Figlio, Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE        Ap 1,5b-6
A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

Cristo ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati.
Cristo ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati * con il suo sangue.

E ha fatto di noi un regno di sacerdoti.
Con il suo sangue.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Cristo ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati * con il suo sangue.

ORAZIONE
Signore che muori e ritorni alla vita, scendendo nel regno di morte tu dai compimento all’antica speranza dei giusti e, nuovo Adamo, rientri nel Paradiso felice; colmaci del tuo amore e donaci di risorgere per esistere con te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

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VESPRI
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S. Simpliciano,
vescovo
memoria


PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure


Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Sempre su noi rifulga
il divino splendore.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

Guarda benigno i tuoi servi, Signore;
saziaci con la tua grazia.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

Sempre su noi rifulga
il divino splendore.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

INNO
Simpliciano, di questa Chiesa
dolce padre e maestro,
o fulgido esempio di fede
tu nella luce vivi.

La tua parola illuminò la notte
ansiosa di Agostino
e le menti sottili dei filosofi
conquistò all’evangelo.

Tanto s’irradia nel mondo la fama
di tua serena saggezza
che dalle terre lontane dell’Africa
un concilio ti interroga.

Ambrogio, vescovo santo,
te quasi discepolo onora
e, vicino alla morte,
ti designa a succedergli.

D’anni gravato e di fatiche, è duro
il peso che ti sobbarchi;
ma giovane e forte è lo spirito
che le virtù ritemprano.

Alla divina Trinità cantiamo,
che gli uomini assetati
conduce dalle tenebre
alla pienezza dell’eterna luce. Amen.

NOTIZIA DEL SANTO
Simpliciano nacque verso il 320. Prete della Chiesa milanese, si distinse per santità di vita e per amplissima dottrina.
Buon conoscitore delle lettere greche e della filosofia neo-platonica, attorno al 355 frequentò l’ambiente culturale romano e strinse un’intima amicizia con il celebre retore Mario Vittorino, che guidato da lui arrivò alla fede cristiana.
A partire dal 374, ebbe gran parte nella formazione teologica e pastorale di Ambrogio. Svolse anche un’azione importante nella conversione di Agostino, che poi gli dedicò una delle sue opere e lo ricordò con stima e venerazione nelle sue “Confessioni”.
Sul letto di morte, il 4 aprile 397, Ambrogio designò Simpliciano come il successore più adatto, nonostante l’età già avanzata.
Per tre anni governò da pastore fedele e saggio la Chiesa di Milano. Morì nel 400 e fu deposto nella “basilica di Maria e delle vergini”, che ora è dedicata al suo nome.

SALMODIA
Salmo 122

Ant. 1Tu che abiti i cieli, abbi pietà di noi.

A te levo i miei occhi, *
  a te che abiti nei cieli.

Ecco, come gli occhi dei servi
    alla mano dei loro padroni; *
come gli occhi della schiava,
  alla mano della sua padrona,

così i nostri occhi
    sono rivolti al Signore nostro Dio, *
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi, *
già troppo ci hanno colmato di scherni,
noi siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, *
del disprezzo dei superbi.

Gloria.

Ant. 1Tu che abiti i cieli, abbi pietà di noi.

Salmo 123

Ant. 2Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

Se il Signore non fosse stato con noi,
    - lo dica Israele - †
  se il Signore non fosse stato con noi, *
  quando uomini ci assalirono,

ci avrebbero inghiottiti vivi, *
  nel furore della loro ira.

Le acque ci avrebbero travolti; †
  un torrente ci avrebbe sommersi, *
  ci avrebbero travolti acque impetuose.

Sia benedetto il Signore, *
  che non ci ha lasciati, in preda ai loro denti.

Noi siamo stati liberati come un uccello *
  dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato *
e noi siamo scampati.

Il nostro aiuto è nel nome del Signore *
che ha fatto cielo e terra.

Gloria.

Ant. 2Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

PRIMA ORAZIONE
Gesù, Salvatore e Maestro, che hai preannunziato ai discepoli odio e persecuzione a causa del vangelo, ma insieme li hai resi certi della tua continua protezione, concedi il vigore e il conforto dello Spirito santo a chi soggiace ai pericoli dell’esistenza terrena, perché, scampato ai lacci degli oppressori, trovi felicemente aiuto nel nome tuo, Signore, che sei Dio, e vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
              Cantico  Lc 1,46-55

Ant.Sacerdote e pontefice, maestro di virtù, * pastore buono del gregge di Dio, sei piaciuto al Signore.

L'anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
  D'ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
  magnifica il Signore.

Ant.Sacerdote e pontefice, maestro di virtù, * pastore buono del gregge di Dio, sei piaciuto al Signore.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Per la gloriosa intercessione di san Simpliciano, pastore di questa Chiesa milanese, guarda benevolmente, o Dio, i tuoi fedeli in comunione col vescovo; conferma in essi la ricchezza dei tuoi doni e secondo il tuo disegno d’amore guidali alla pienezza della vita di grazia. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
La tua parola, o Cristo, è risonata
e i sordi hanno ascoltato;
la tua luce risplende e gli occhi spenti vedono.
  È il prodigio mirabile
  del tuo santo lavacro.

L’unzione dello Spirito ci adorna
di regale bellezza;
la tua gloria rifulge nell’uomo rinnovato.
  È il prodigio mirabile
  del tuo santo lavacro.

Orazione
O Dio, che rendi sempre più numerosa la famiglia degli uomini rinati a vita nuova nel battesimo, fa’ che i tuoi figli si possano sempre allietare del perdono dei loro peccati. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Riconoscenti verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo:
Pastore eterno, ascoltaci.

Aiuta i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te,
perché gli erranti possano ritornare sulla strada della vita.

Tu che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse ravvivarsi,
sii vicino a coloro che nella comunità cristiana esercitano il servizio dell’autorità.

Tu che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,
dona slancio e tenacia ai missionari, perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo.

Sostieni con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori,
perché siano una cosa sola e siano accolti come mandati da te.

Tu che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,
introduci nella tua pace i vescovi e i presbiteri defunti.

Sull’esempio dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

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COMPIETA
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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.


O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,

ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.

Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.

Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.

A te si innalza, Padre, la supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 85

Ant.Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, *
  perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
  tu, Dio mio, salva il tuo servo,
    che in te spera.

Pietà di me, Signore, *
  a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
  perché a te, Signore, innalzo l'anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
  sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera *
  e sii attento alla voce della mia supplica.

Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido *
  e tu mi esaudirai.
Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
  e non c'è nulla che uguagli le tue opere.

Tutti i popoli che hai creato verranno
  e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
  per dare gloria al tuo nome;

grande tu sei e compi meraviglie: *
  tu solo sei Dio.

Mostrami, Signore, la tua via, *
  perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice *
  che tema il tuo nome.

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *
  e darò gloria al tuo nome sempre,
perché grande con me è la tua misericordia: *
  dal profondo degli inferi mi hai strappato.

Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,
  una schiera di violenti
    attenta alla mia vita, *
  non pongono te davanti ai loro occhi.

Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *
  lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele,

volgiti a me e abbi misericordia:
  dona al tuo servo la tua forza, *
  salva il figlio della tua ancella.

Dammi un segno di benevolenza;
  vedano e siano confusi i miei nemici, *
  perché tu, Signore,
    mi hai soccorso e consolato.

Gloria.

Ant.Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

LETTURA BREVE        1Ts 5,9-10
Fratelli, Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

Conserva ai miei occhi la luce.
  Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

Guarda e rispondimi, o Dio.
  Perché non mi sorprenda il sonno della morte.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
  Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

CANTICO DI SIMEONE     
              Cantico  Lc 2,19-32

Ant.Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.

ORAZIONE
Rischiara, o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.



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