UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Il gallo annunzia il giorno,
chiama la nuova luce:
il Signore dei cuori
in questo caso ci dèsta alla vita,

e dice: «Su! Scotete ogni torpore,
ogni pigrizia fugga,
in opere vegliate di giustizia:
vicino è il mio ritorno».

Quando l’alba rosseggia ad oriente,
intenti alla fatica
trovi i tuoi servi e ravvivi
la luminosa speranza.

O Figlio, nato prima d’ogni aurora,
col tuo vitale chiarore disperdi
l’ottenebrane sonno dello spirito;
la tua pietà ci sciolga da ogni male.

O Re d’amore, gloria
a te cantiamo e al Padre,
nell’unità del Paraclito
per la distesa dei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

O misteriosa fonte dell’essere
che le bellezze del mondo hai creato
e hai dato fine all’opera
nella quiete del settimo giorno,

a te i solerti figli
pur nel riposo anelino
e nella vita innocente contemplino
la serena letizia del tuo volto.

O, se ingrati peccammo,
amaro pianto lavi il nostro errore,
sì che non ci impauri, o Dio pietoso,
l’ora del tuo giudizio.

Accogli, Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo che regna
con te e con lo Spirito santo
negli infiniti secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI  Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
Cantico Es 15,1-4a.8-13.17-18

Ant. 1 Nostra forza e nostro canto è il Signore, * egli ci ha salvati.

«Voglio cantare in onore del Signore: †
perché ha mirabilmente trionfato, *
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

Mia forza e mio canto è il Signore, *
egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare, *
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!

Dio è prode in guerra, *
si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito *
li ha gettati in mare.

Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †
si alzarono le onde come un argine, *
si rappresero gli abissi in fondo al mare.

Il nemico aveva detto: «Inseguirò, raggiungerò, †
spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; *
sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!»

Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *
sprofondarono come piombo in acque profonde.

Chi è come te fra gli dèi *
Chi è come te, maestoso in santità, Signore?
Chi è come te, tremendo nelle imprese, *
operatore di prodigi?

Stendesti la destra: *
li inghiottì la terra.
Guidasti con il tuo favore
questo popolo che hai riscattato, *
lo conducesti con forza alla tua santa dimora.

Lo fai entrare *
e lo pianti sul monte della tua promessa,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *
santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.

Il Signore regna *
in eterno e per sempre!

Gloria.

Ant. 1 Nostra forza e nostro canto è il Signore, * egli ci ha salvati.

Salmo 105
I (1-27)

Ant. 2 Visitaci, o Signore, con la tua salvezza.

Celebrate il Signore, perché è buono, *
perché eterna è la sua misericordia.

Chi può narrare i prodigi del Signore, *
far risuonare tutta la sua lode?

Beati coloro che agiscono con giustizia *
e praticano il diritto in ogni tempo.

Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo, *
visitaci con la tua salvezza,
perché vediamo la felicità dei tuoi eletti, †
godiamo della gioia del tuo popolo, *
ci gloriamo con la tua eredità.

Abbiamo peccato come i nostri padri, *
abbiamo fatto il male, siamo stati empi.

I nostri padri in Egitto
non compresero i tuoi prodigi, †
non ricordarono tanti tuoi benefici *
e si ribellarono presso il mare, presso il mar Rosso.

Ma Dio li salvò per il suo nome, *
per manifestare la sua potenza.

Minacciò il mar Rosso e fu disseccato, *
li condusse tra i flutti come per un deserto;
li salvò dalla mano di chi li odiava, *
li riscattò dalla mano del nemico.

L’acqua sommerse i loro avversari; *
nessuno di essi sopravvisse.
Allora credettero alle sue parole *
e cantarono la sua lode.

Ma presto dimenticarono le sue opere, *
non ebbero fiducia nel suo disegno,
arsero di brame nel deserto, *
e tentarono Dio nella steppa.

Concesse loro quanto domandavano *
e saziò la loro ingordigia.

Divennero gelosi di Mosè negli accampamenti, *
e di Aronne, il consacrato del Signore.
Allora si aprì la terra e inghiottì Datan, *
e seppellì l’assemblea di Abiron.

Divampò il fuoco nella loro fazione *
e la fiamma divorò i ribelli.

Si fabbricarono un vitello sull’Oreb, *
si prostrarono a un’immagine di metallo fuso;
scambiarono la loro gloria *
con la figura di un toro che mangia fieno.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati, *
che aveva operato in Egitto cose grandi,
prodigi nel paese di Cam, *
cose terribili presso il mar Rosso.

E aveva già deciso di sterminarli, †
se Mosè suo eletto
non fosse stato sulla breccia di fronte a lui, *
per stornare la sua collera dallo sterminio.

Rifiutarono un paese di delizie, *
non credettero alla sua parola.
Mormorarono nelle loro tende, *
non ascoltarono la voce del Signore.

Egli alzò la mano su di loro *
giurando di abbatterli nel deserto,
di disperdere i loro discendenti tra le genti *
e disseminarli per il paese.

Gloria.

Ant. 2 Visitaci, o Signore, con la tua salvezza.

II (28-48)

Ant. 3 Salvaci, Signore Dio nostro, * e raccoglici di mezzo ai popoli.

Si asservirono a Baal-Peor *
e mangiarono i sacrifici dei morti,
provocarono Dio con tali azioni *
e tra essi scoppiò una pestilenza.

Ma Finees si alzò e si fece giudice, *
allora cessò la peste
e gli fu computato a giustizia *
presso ogni generazione, sempre.

Lo irritarono anche alle acque di Meriba *
e Mosè fu punito per causa loro,
perché avevano inasprito l’animo suo *
ed egli disse parole insipienti.

Non sterminarono i popoli *
come aveva ordinato il Signore,
ma si mescolarono con le nazioni *
e impararono le opere loro.

Servirono i loro idoli *
e questi furono per loro un tranello.
Immolarono i loro figli *
e le loro figlie agli dèi falsi.

Versarono sangue innocente, †
il sangue dei figli e delle figlie *
sacrificati agli idoli di Canaan;

la terra fu profanata dal sangue, †
si contaminarono con le opere loro, *
si macchiarono con i loro misfatti.

L’ira del Signore si accese contro il suo popolo, *
ebbe in orrore il suo possesso;
e li diede in balìa dei popoli, *
li dominarono i loro avversari,

li oppressero i loro nemici *
e dovettero piegarsi sotto la loro mano.

Molte volte li aveva liberati; †
ma essi si ostinarono nei loro disegni *
e per le loro iniquità furono abbattuti.

Pure, egli guardò alla loro angoscia *
quando udì il loro grido.

Si ricordò della sua alleanza con loro, *
si mosse a pietà per il suo grande amore.
Fece loro trovare grazia *
presso quanti li avevano deportati.

Salvaci, Signore Dio nostro, *
e raccoglici di mezzo ai popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome *
e ci gloriamo della tua lode.

Benedetto il Signore, Dio d’Israele †
da sempre, per sempre. *
Tutto il popolo dica: Amen.

Gloria.

Ant. 3 Salvaci, Signore Dio nostro, * e raccoglici di mezzo ai popoli.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA    Gs 10,1-14; 11,15-17
Dal libro di Giosuè.

Quando Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva preso Ai e l’aveva votata allo sterminio, e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re e che gli abitanti di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro, ebbe grande paura, perché Gàbaon, una delle città regali, era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi. Allora Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, mandò a dire a Oam, re di Ebron, a Piream, re di Iarmut, a Iafia, re di Lachis e a Debir, re di Eglon: «Venite da me, aiutatemi e assaltiamo Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti». Quelli si unirono e i cinque re amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis ed il re di Eglon, vennero con tutte le loro truppe, si accamparono contro Gàbaon e le diedero battaglia.
Allora gli uomini di Gàbaon mandarono a dire a Giosuè, all’accampamento di Gàlgala: «Non privare del tuo aiuto i tuoi servi. Vieni presto da noi; salvaci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano sulle montagne».
Giosuè partì da Gàlgala con tutta la gente di guerra e tutti i prodi guerrieri. Allora il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura di loro, perché li metto in tuo potere; nessuno di loro resisterà davanti a te».
Giosuè piombò su di loro d’improvviso: tutta la notte aveva marciato, partendo da Gàlgala.
Il Signore mise lo scompiglio in mezzo a loro dinanzi ad Israele, che inflisse loro in Gàbaon una grande disfatta, li inseguì verso la salita di Bet-Coron e li battè fino ad Azeka e fino a Makkeda. Mentre essi fuggivano dinanzi ad Israele ed erano alla discesa di Bet-Coron, il Signore lanciò dal cielo su di essi come grosse pietre fino ad Azeka e molti morirono. Coloro che morirono per le pietre della grandine furono più di quanti ne uccidessero gli Israeliti con la spada. Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di Israele:
«Sole, fèrmati in Gàbaon
e tu, luna, sulla valle di Aialon».
Si fermò il sole
e la luna rimase immobile
finché il popolo non si vendicò dei nemici.
Non è forse scritto nel libro del Giusto: «Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero. Non ci fu giorno come quello, né prima né dopo, perché aveva ascoltato il Signore la voce d’un uomo, perché il Signore combatteva per Israele»?
Come aveva comandato il Signore a Mosè suo servo, Mosè ordinò a Giosuè e Giosuè così fece: non trascurò nulla di quanto aveva comandato il Signore a Mosè.
Giosuè si impadronì di tutto questo paese: le montagne, tutto il Negheb, tutto il paese di Gosen, il bassopiano, l’Araba e le montagne di Israele con il loro bassopiano. Dal monte Calak, che sale verso Seir, a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, prese tutti i loro re, li colpì e li mise a morte.

RESPONSORIO
Hai divelto, Signore, una vite dall’Egitto;
per trapiantarla hai espulso le genti.

Hai esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli;
per trapiantarla hai espulso le genti.

SECONDA LETTURA
Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo.

Siamo veramente beati se, quello che ascoltiamo, o cantiamo, lo mettiamo anche in pratica. Infatti il nostro ascoltare rappresenta la semina, mentre nell’opera abbiamo il frutto del seme. Premesso ciò, vorrei esortarvi a non andare in chiesa e poi restare senza frutto, ascoltare cioè tante belle verità, senza poi muovervi ad agire.
Tuttavia non dimentichiamo quanto ci dice l’Apostolo: «Per questa grazia siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio, né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene» (Ef 2, 8-9). Ribadisce: «Per grazia siete stati salvati» (Ef 2, 5).
In realtà non vi era in precedenza nella nostra vita nulla di buono, che Dio potesse apprezzare e amare, quasi avesse dovuto dire a se stesso: «Andiamo, soccorriamo questi uomini, perché la loro vita è buona». Non poteva piacergli la nostra vita col nostro modo di agire, però non poteva dispiacergli ciò che egli stesso aveva operato in noi. Pertanto condannerà il nostro operato, ma salverà ciò che egli stesso ha creato.
Dunque non eravamo davvero buoni. Ciò nonostante, Dio ebbe compassione di noi e mandò il suo Figlio, perché morisse, non già per i buoni, ma per i cattivi, non per i giusti, ma per gli empi. Proprio così: «Cristo morì per gli empi» (Rm 5, 6). E che cosa aggiunge? «Ora a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto», al massimo «ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene» (Rm 5, 7). Può darsi che qualcuno abbia la forza di morire per il giusto. Ma per l’ingiusto, l’empio, l’iniquo, chi accetterebbe di morire, se non Cristo soltanto, che è talmente giusto da poter giustificare anche gli ingiusti?
Come vedete, fratelli, non avevamo opere buone, ma tutte erano cattive. Tuttavia, pur essendo tali le opere degli uomini, la misericordia divina non li abbandonò. Anzi Dio mandò il suo Figlio a redimerci non con oro né con argento, ma a prezzo del suo sangue, che egli, quale Agnello immacolato condotto al sacrificio ha sparso per le pecore macchiate, se pure solo macchiate e non del tutto corrotte.
Questa è la grazia che abbiamo ricevuto. Viviamo perciò in modo degno di essa, per non fare oltraggio a un dono sì grande. Ci è venuto incontro un medico tanto buono e valente da liberarci da tutti i nostri mali. Se vogliamo di nuovo ricadere nella malattia, non solo recheremo danno a noi stessi, ma ci dimostreremo anche ingrati verso il nostro medico.
Seguiamo perciò le ve che egli ci ha mostrato, specialmente la via dell’umiltà, quella per la quale si è incamminato lui stesso: Infatti ci ha tracciato la via dell’umiltà con il suo insegnamento e l’ha percorsa fino in fondo soffrendo per noi.
Perché dunque colui che era immortale potesse morire per noi, «il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14). L’immortale assunse la mortalità, per poter morire per noi e distruggere in tal modo con la sua morte la nostra morte.
Questo ha compiuto il Signore, in questo ci ha preceduto. Lui che è grande si è umiliato, umiliato fu ucciso, ucciso risuscitò e fu esaltato per non lasciare noi nell’inferno, ma per esaltare in sé, nella risurrezione dai morti, coloro che in questa terra aveva esaltati soltanto nella fede e nella confessione dei giusti. Dunque ci ha chiesto di seguire la via dell’umiltà: se lo faremo daremo gloria al Signore e a ragione potremo cantare: «Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie, invocando il tuo nome» (Sal 74, 2).

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
cerca il tuo servo
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
perché siamo troppo infelici: *
aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
Dio, che hai liberato il tuo popolo dalle tenebre dell’Egitto e sotto la guida di Mosè, tuo servo, lo hai sottratto a una schiavitù insopportabile, salva anche noi dalla notte del mondo e guidaci alla vera pace, promessa ai nostri padri. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79

Ant. Come hai giurato al padre nostro Abramo, * dona al tuo popolo la redenzione.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Come hai giurato al padre nostro Abramo, * dona al tuo popolo la redenzione.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa)
O Dio, che ci hai fatto pervenire a questo nuovo mattino, salvaci con la tua grazia per l’intercessione della vergine Madre di Dio e di tutti i santi; nessuna colpa ci pieghi, ma tutti i pensieri, le parole e le azioni mirino in questo giorno alla giustizia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
Cantico Dt 32,1-12

Ant. 1 Scenda come rugiada su di noi * la tua misericordia, Signore.

Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: *
oda la terra le parole della mia bocca!

Stilli come pioggia la mia dottrina, *
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull’erba del prato, *
come spruzzo sugli steli di grano.

Voglio proclamare il nome del Signore: *
date gloria al nostro Dio!

Egli è la Roccia; perfetta è l’opera sua; *
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia; *
Egli è giusto e retto.

Peccarono contro di lui i figli degeneri, *
generazione tortuosa e perversa.

Così ripaghi il Signore, *
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato, *
che ti ha fatto e ti ha costituito?

Ricorda i giorni del tempo antico, *
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere, *
i tuoi vecchi e te lo diranno.

Quando l’Altissimo divideva i popoli, *
quando disperdeva i figli dell’uomo,
egli stabilì i confini delle genti *
secondo il numero degli Israeliti.

Perché porzione del Signore è il suo popolo, *
sua eredità è Giacobbe .

Egli lo trovò in terra deserta, *
in una landa di ululati solitari.
Lo educò, ne ebbe cura, *
lo custodì come pupilla del suo occhio.

Come un’aquila che veglia la sua nidiata, *
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese, *
lo sollevò sulle sue ali.

Il Signore lo guidò da solo, *
non c’era con lui alcun dio straniero.

Gloria.

Ant. 1 Scenda come rugiada su di noi * la tua misericordia, Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Quanto grande è il tuo nome, Signore!
        Sal 8
O Signore, nostro Dio, †
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: *
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti †
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, *
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, *
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi *
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, *
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, *
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti, *
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, *
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio, *
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

        Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Quanto grande è il tuo nome, Signore!

       Salmo diretto Sal 91
È bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,

annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l’opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:

se i peccatori germogliano come l’erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.

Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.

Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Signore Gesù, che hai esortato i discepoli a dare gloria a Dio con l’abbondanza delle opere buone, fa’ che i tuoi nemici avvizziscano come l’erba inaridita; e a chi si affida a te concedi di fiorire negli atri della tua casa e di portare frutti copiosi, tu vivi e regni nei secoli dei secoli.

INNO
Ecco fiammeggia il sole;
l’anima in colpa si pente:
chi può alla luce del giorno
peccare senza rossore?

Il raggio tuo benefico
risani gli occhi accecati;
oh! Troppo a lungo errammo
lontani dalla tua strada.

Puri ci renda, o Padre,
la chiarità del mattino:
bugiardo accento la mente non veli
né l’avvilisca torbido pensiero.

Scenda mite la sera
su la vita innocente:
il male non profani
le membra, il labbro, il cuore.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Gesù crocifisso e risorto, vincitore del demonio e redentore degli uomini, esprimiamo con gioia la nostra obbedienza e il nostro amore.

Cristo Agnello immolato, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Re dei re e Signore dei signori, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Tu che hai potere sopra la morte e sopra gli inferi, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Radice della stirpe di Davide, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Stella radiosa del mattino, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Gesù che presto verrai e porterai con te la tua ricompensa, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,81-88 XI (Caf)

Ant. 1 A torto mi perseguitano, * vieni in mio aiuto, Signore.

Mi consumo nell’attesa della tua salvezza, *
spero nella tua parola.
Si consumano i miei occhi dietro la tua promessa, *
mentre dico: «Quando mi darai conforto?».

Io sono come un otre esposto al fumo, *
ma non dimentico i tuoi insegnamenti.
Quanti saranno i giorni del tuo servo? *
Quando farai giustizia dei miei persecutori?

Mi hanno scavato fosse gli insolenti *
che non seguono la tua legge.
Verità sono tutti i tuoi comandi; *
a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto.

Per poco non mi hanno bandito dalla terra, *
ma io non ho abbandonato i tuoi precetti.
Secondo il tuo amore fammi vivere *
e osserverò le parole della tua bocca.

Gloria.

Ant. 1 A torto mi perseguitano, * vieni in mio aiuto, Signore.

Salmo 60

Ant. 2 Dai confini della terra, o Dio, t’invoco: * se il mio cuore viene meno, guidami tu su rupe inaccessibile.

Ascolta, o Dio, il mio grido, *
sii attento alla mia preghiera.

Dai confini della terra io t’invoco; *
mentre il mio cuore viene meno,
guidami su rupe inaccessibile.

Tu sei per me rifugio, *
torre salda davanti all’avversario.
Dimorerò nella tua tenda per sempre, *
all’ombra delle tue ali troverò riparo;

perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti, *
mi hai dato l’eredità di chi teme il tuo nome.

Ai giorni del re aggiungi altri giorni, *
per molte generazioni siano i suoi anni.
Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; *
grazia e fedeltà lo custodiscano.

Allora canterò inni al tuo nome, sempre, *
sciogliendo i miei voti giorno per giorno.

Gloria.

Ant. 2 Dai confini della terra, o Dio, t’invoco: * se il mio cuore viene meno, guidami tu su rupe inaccessibile.

Salmo 63

Ant. 3 Il giusto gioirà nel Signore * e riporrà in lui la sua speranza.

Ascolta, Dio, la voce, del mio lamento, *
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
Proteggimi dalla congiura degli empi *
dal tumulto dei malvagi.

Affilano la loro lingua come spada, †
scagliano come frecce parole amare *
per colpire di nascosto l’innocente;

lo colpiscono di sorpresa *
e non hanno timore.

Si ostinano nel fare il male, †
si accordano per nascondere tranelli; *
dicono: «Chi li potrà vedere?».

Meditano iniquità, attuano le loro trame: *
un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso.

Ma Dio li colpisce con le sue frecce: *
all’improvviso essi sono feriti,
la loro stessa lingua li farà cadere; *
chiunque, al vederli, scuoterà il capo.

Allora tutti saranno presi da timore, †
annunzieranno le opere di Dio *
e capiranno ciò che egli ha fatto.

Il giusto gioirà nel Signore †
e riporrà in lui la sua speranza, *
i retti di cuore ne trarranno gloria.

Gloria.

Ant. 3 Il giusto gioirà nel Signore * e riporrà in lui la sua speranza.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE    Gal 5,22.25
Fratelli, il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme.
La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme, * e la sua gloria abiterà la nostra terra.

Egli annuncia la pace per il suo popolo.
E la sua gloria abiterà la nostra terra.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme, * e la sua gloria abiterà la nostra terra.

ORAZIONE
Infondi nei cuori, o Padre, lo Spirito del tuo amore a suscitare speranza certa di vita perenne nella natura fragile e dubbiosa dei tuoi servi mortali. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE    Ef 2,10
Fratelli, siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.

Presso il Signore è la misericordia.
Presso il Signore è la misericordia, * grande è presso di lui la redenzione.

L’anima mia spera nel Signore.
Grande è presso di lui la redenzione.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Presso il Signore è la misericordia, * grande è presso di lui la redenzione.

ORAZIONE
Col legno insanguinato della croce, o Dio di mistero e di sapienza, hai sollevato l’uomo decaduto e gli hai dato di vivere nel tuo Figlio una vita rinnovata; donaci di risorgere tutti dalla morte dell’anima e, vinto il disfacimento del peccato, di crescere nella grazia. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE    Col 1,13-14
Fratelli, Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati.

Manifesti la tua forza fra le genti.
Manifesti la tua forza fra le genti; * tu sei il Dio che opera meraviglie.

Il tuo braccio ha salvato il tuo popolo.
Tu sei il Dio che opera meraviglie.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Manifesti la tua forza fra le genti; * tu sei il Dio che opera meraviglie.

ORAZIONE
Dall’alto della croce affidi i tuoi fratelli, o Redentore, alla vergine Madre; la sua potente preghiera ci aiuti a seguirti ogni giorno nelle opere di giustizia la tua gloria di Signore risorto, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
II DOMENICA DOPO PENTECOSTE

PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure

Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Se tu vivi con Dio,
rifuggi dalla notte.
Egli è la luce:
non c’è tenebra in lui.

Chi è con Dio cammina nella luce
e vive in comunione coi fratelli.
Egli è la luce:
non c’è tenebra in lui.

Se tu vivi con Dio,
rifuggi dalla notte.
Egli è la luce:
non c’è tenebra in lui.

INNO
O Trinità beata, unico Dio,
ora che muore il giorno
all’eterna tua luce
accendi i nostri cuori

Ascende a te la lode mattutina,
a te nel vespero il canto:
a te, adoranti, la gloria
eleveremo nei secoli.

A Cristo e al Padre salga la preghiera,
salga allo Spirito del Padre e di Cristo:
unico Dio, Trinità beata,
riscalda del tuo amore chi ti implora. Amen.

SALMODIA
Salmo 112

Ant. 1 Il nome del Signore * sia benedetto nei secoli.

Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore, *
ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *
e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, *
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.

Gloria.

Ant. 1 Il nome del Signore * sia benedetto nei secoli.

Salmo 115

Ant. 2 Ho creduto, Signore, e ti ho parlato.

Ho creduto anche quando dicevo: *
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
«Ogni uomo è inganno».

Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.

Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo,
figlio della tua ancella; *
hai spezzato le mie catene.

A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore *
e davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
in mezzo a te, Gerusalemme.

Gloria.

Ant. 2 Ho creduto, Signore, e ti ho parlato.

PRIMA ORAZIONE
Tu, che stimi preziosa la morte dei santi, guarda, o Padre, ai dolori di Cristo, mercede del nostro riscatto, e aiutaci a compiere nella nostra carne il mistero della sua passione salvifica; accogli il sacrificio di lode e donaci di pregustare in questa vita la gioia della Gerusalemme futura. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55

Ant. Il popolo redento, l’Israele di Dio, chiamato a libertà e all’onore dei figli, * magnifica i prodigi del Dio suo salvatore.

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
magnifica il Signore.

Ant. Il popolo redento, l’Israele di Dio, chiamato a libertà e all’onore dei figli, * magnifica i prodigi del Dio suo salvatore.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Mostra ancora, o Dio forte ed eterno, a favore dei credenti gli antichi prodigi operati dal tuo braccio; vinci ogni avverso potere e dona alla tua Chiesa di professare in libertà la propria fede e di custodire senza timore la tua legge. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Cantico Col 1,12-20

Ant. Cristo è il principio di tutto: con il suo sangue a Dio ci riconcilia; * in lui siamo rinati a vita nuova.

Ringraziamo con gioia Dio, *
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
perché ci ha messi in grado di partecipare *
alla sorte dei santi nella luce,

ci ha liberati dal potere delle tenebre, *
ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto,
per opera del quale abbiamo le redenzione, *
la remissione dei peccati.

Cristo è immagine del Dio invisibile, *
generato prima di ogni creatura;
è prima di tutte le cose *
e tutte in lui sussistono.

Tutte le cose sono state create per mezzo di lui *
e in vista di lui:
quelle nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle visibili e quelle invisibili.

Egli è il capo del corpo, che è la Chiesa; *
è il principio di tutto,
il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, *
per ottenere il primato su tutte le cose.

Piacque a Dio di far abitare in lui ogni pienezza, *
per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificare con il sangue della sua croce, *
gli esseri della terra e quelli del cielo.

Gloria.

Ant. Cristo è il principio di tutto: con il suo sangue a Dio ci riconcilia; * in lui siamo rinati a vita nuova.

Orazione
O Padre, che ti sei degnato con disegno mirabile di riconciliare a te l’universo nel sangue del tuo Figlio, noi ti rendiamo grazie e ti supplichiamo: tu che nel battesimo ci hai liberati dal potere delle tenebre, custodisci in noi la gloria e l’immagine del Signore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
In questo giorno dedicato alla risurrezione di Cristo, preghiamo Dio onnipotente perché ci conceda di camminare nella vita nuova, e lietamente diciamo:
Esultiamo di gioia nel Signore.

Conserva nell’unità del tuo popolo e nella comunione con i veri pastori
coloro che riconoscono il Figlio tuo allo spezzare del pane.

Dona saggezza a quelli che ci governano:
fa’ che si impegnino a difendere la dignità e i diritti di tutti.

Mòstrati misericordioso con coloro che sono misericordiosi:
benedici chi soccorre gli indigenti con le preghiere e con le opere.

O Amore infinito, aiuta quelli che non sanno amare,
e insegnaci a portare la carità dove domina l’odio.

Tu che ami i poveri e gli umili,
salva nel tuo amore quelli che oggi hai chiamato a te da questa vita.

Ascolta, o Dio, la voce dei figli che a te si rivolgono:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

COMPIETA (dopo i Primi Vespri)

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi:
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 4

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

Quando ti invoco, rispondimi,
Dio, mia giustizia: †
dalle angosce mi hai liberato; *
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Fino a quando, o uomini,
sarete duri di cuore? *
Perché amate cose vane
e cercate la menzogna?

Sappiate che il Signore fa prodigi
per il suo fedele: *
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Tremate e non peccate, *
sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

Offrite sacrifici di giustizia *
e confidate nel Signore.

Molti dicono: “Chi ci farà vedere il bene?”. *
Risplenda su di noi, Signore,
la luce del tuo volto.

Hai messo più gioia nel mio cuore *
di quando abbondano vino e frumento.
In pace mi corico e subito mi addormento: *
tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

Gloria.

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

Salmo 132

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

Ecco quanto è buono e quanto è soave *
che i fratelli vivano insieme!

È come olio profumato sul capo, †
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne, *
che scende sull’orlo della sua veste.

È come rugiada dell’Ermon, *
che scende sui monti di Sion.

Là il Signore dona la benedizione *
e la vita per sempre.

Gloria.

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

LETTURA BREVE    Dt 6,4-7
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Il mio cuore sia integro.
Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

Perché non resti confuso.
Nei tuoi precetti, Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,19-32

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola. †

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;

† perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

ORAZIONE
Veglia su di noi nella notte imminente, Dio dell’universo; la tua mano ci desti al nuovo giorno perché possiamo celebrare con gioia la risurrezione di Cristo, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.

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