A 10 anni dalla morte del Cardinale e a 20 dalla sua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Milano, un itinerario minimo per rileggere e ripensare il suo magistero
Ricordare Carlo Maria Martini a 10 anni dalla morte a Gallarate (31 agosto 2012) e a 20 dalla sua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Milano (11 luglio 2002). Anniversari significativi per ripensare il ricchissimo magistero dell’indimenticabile pastore.
Per questo il portale della Diocesi propone un itinerario minimo per fare memoria di un pensiero di straordinaria attualità, aiutando a comprendere tempi così complessi come quelli che stiamo vivendo. «Martini in 8 parole» è il titolo del dossier che andrà articolandosi una volta alla settimana (il lunedì) a partire dall’11 luglio fino al 29 agosto.
Per chi ha conosciuto il Cardinale è l’occasione di apprezzare nuovamente la finezza della sua riflessione e della sua testimonianza. Per i più giovani è la possibilità di scoprire una figura che così tanto ha inciso nella vita della Diocesi, della Chiesa universale e nella società civile.
Testi e supporti multimediali
Farsi prossimo, città, guerra e pace, comunicazione, Europa, Parola, Chiesa in uscita e dialogo sono le 8 parole, che ovviamente non esauriscono il vasto magistero del Cardinale, ma sono una “porta di ingresso” per approfondire.
Sono proposti alcuni testi fondamentali da conoscere in merito alle parole indicate, ma anche supporti multimediali con audio originali, interviste video con il Cardinale e una selezione di fotografie.
I lettori/navigatori possono così gustare le tante parole di coraggio, di profezia e di speranza per una comunità cristiana e un laicato che sappia prendere su di sé la gioia e la responsabilità della testimonianza, edificando una Chiesa degli apostoli, alternativa, “infuocata” dalla Parola e in dialogo con tutti; una Chiesa della carità attenta sempre agli ultimi; una Chiesa in uscita («allargare i paletti della tenda»), diremmo oggi con papa Francesco; una Chiesa sinodale, non clericale. E cristiani adeguatamente formati per impegnarsi con serietà nella costruzione della città dell’uomo.
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