L’esortazione del Papa a scongiurare «l’ombra dell’inimicizia», riferendosi alla situazione inquieta in varie regioni del mondo, secondo il cardinale iracheno Sako frutto «di decisioni emotive e impulsive»

Papa Francesco

«In tante parti del mondo si sente la terribile aria di tensione. La guerra porta solo morte e distruzione. Chiamo tutte le parti a mantenere accesa la fiamma del dialogo e dell’autocontrollo e di scongiurare l’ombra dell’inimicizia. Preghiamo in silenzio perché il Signore ci dia questa grazia: all’Angelus del 5 gennaio papa Francesco ha così espresso la sua preoccupazione per quanto sta accadendo in alcune parti del mondo, con una crescente tensione che si teme possa sfociare in un’escalation di violenza. Al termine della preghiera mariana il Pontefice ha invitato a pregare in silenzio

Sako: «Un vulcano in procinto di esplodere»

«È necessaria la saggezza per evitare l’eruzione del vulcano in procinto di esplodere”: lo ha detto il patriarca caldeo di Baghdad, cardinale Louis Raphael Sako, durante la messa dell’Epifania, celebrata nella Cattedrale di San Giuseppe a Baghdad, davanti a numerosi fedeli accorsi al rito nonostante le tensioni nella capitale irachena.

Il patriarca ha descritto la situazione critica in Iraq e nella regione come un «vulcano in procinto di esplodere a causa della sconvolgente escalation, delle decisioni emotive e impulsive, della mancanza di saggezza e senso di responsabilità». Il Cardinale si è rivolto «alle persone sagge di tutto il mondo perché evitino questa eruzione, poiché saranno le persone innocenti il carburante di questo fuoco». Dal Patriarca anche un pressante appello alla preghiera a cristiani e musulmani «affinché i responsabili delle decisioni agiscano saggiamente e valutino attentamente le conseguenze delle loro strategie».

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