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UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
 nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI  Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
 e siedi sui cherubini *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli, amen, *
 degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
       Salmo 101
I (2-12)

Ant. 1Signore, a te giunga il nostro grido.

Signore, ascolta la mia preghiera, *
 a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; †
 nel giorno della mia angoscia
  piega verso di me l'orecchio. *
 Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni *
 e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
 dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere *
 aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
 sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo *
 come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
 furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, *
 alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
 perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, *
 e io come erba inaridisco.

Gloria.

Ant. 1Signore, a te giunga il nostro grido.
 
II (13-23)

Ant. 2Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
 il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
 perché è tempo di usarle misericordia: *
 l'ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
 e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore *
 e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
 e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero *
 e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura *
 e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, *
 dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
 per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
 e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
 e i regni per servire il Signore.

Gloria.

Ant. 2Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

III (24-29)

Ant. 3Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Ha fiaccato per via la mia forza, *
 ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, †
 non rapirmi a metà dei miei giorni; *
 i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, *
 i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, *
 tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
 ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso *
 e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
 resterà salda davanti a te la loro discendenza.

Gloria.

Ant. 3Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA    1 Cor 15,20-34
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo.

Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? Ogni giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.

RESPONSORIO    
Benedetto il Signore sempre;
 ha cura di noi il Dio della salvezza.

Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano;
 ha cura di noi il Dio della salvezza.

SECONDA LETTURA 
Dai «Discorsi» di san Massimo di Torino, vescovo.

Noi ammiriamo e onoriamo degnamente tutti i beati martiri, la cui memoria l'antichità ci tramanda; e tuttavia dobbiamo volgerci con singolare venerazione ai santi martiri Alessandro, Martirio e Sisinio, che hanno consumato la loro passione ai nostri giorni. Non so perché, ma noi ci sentiamo trasportati con più intenso affetto verso quanti abbiamo direttamente conosciuto, che non verso coloro che ci sono proposti dalla storia. Veniamo a sapere dell'esistenza di questi ultimi dalla lettura dei documenti, mentre quelli li vediamo con i nostri occhi; i patimenti dei primi ci sono noti perché ce li attesta la loro fama, i supplizi degli altri, invece, li possiamo contemplare noi stessi. Io mi sento attratto con più vivo amore quando la mia certezza è sostenuta da una visione personale, che non quando è l'attestazione altrui ad alimentare la mia convinzione.
Diverse cose, al sentirle, mi sembravano impossibili; ma avendone poi constatate di simili, incominciai a credere che anch'esse erano potute accadere. Il martirio del nostro tempo ha avuto questo effetto: di elargirci la grazia presente e di confermarci la certezza sul passato.
Dobbiamo quindi contemplare con ogni venerazione quegli uomini beati che sopra abbiamo ricordato. Anzitutto perché hanno illuminato con il loro sangue prezioso questi nostri giorni; poi perché hanno portato presso il Signore un pegno non da poco, mostrando qual è la fede dei cristiani del nostro tempo, in seno ai quali i martiri sono vissuti; infine perché ebbero una condotta così santa da riuscire a trovare, in tempo di pace, la corona del martirio. Nessun re persecutore incombeva, nessun tiranno sacrilego minacciava: non una pubblica persecuzione li ha condotti a confessare la fede, bensì l'impegno cristiano.
Si trovavano in Val di Non, dove a proprie spese avevano costruito una chiesa, e prestavano il loro servizio all'altare: uno di loro era diacono e due erano chierici. Ora gli abitanti di quella regione, presso i quali la religione cristiana era allora sconosciuta, vole­vano contaminare ogni luogo con la solita pratica sacrilega del sacrificio che chiamano espiatorio.
Quei santi uomini li rimproverarono, mettendo in luce il loro errore e confutandoli con giusto rigore. Essi allora, ebbri più di furore che di vino, li assalirono con violenza e li ferirono con colpi spietati. Uno dei martiri, semivivo dopo molti supplizi, arrivò a vedere la conclu­sione dell'assalto esiziale: distrutto l'edificio della chiesa, con le sue travi fu formato un rogo, sul quale quei corpi beati furono deposti e dati alle fiamme.
Veramente beati quei corpi: non li avvolse per punirli il fuoco funesto degli idoli, ma li accolse la santa fiamma per farli riposare nella casa del Signore! Veramente sante quelle fiamme, che ricevettero i martiri non per consumarli con vampa funèsta, ma per sottrarli alle mani sacrileghe! In quell'incendio le membra dei santi non furono bruciate ma consacrate. Conviene a questo martirio quanto dice l'Apostolo: «Egli sarà salvato, tuttavia come attraverso il fuoco» (1 Cor 3, 15). Essi ottennero la salvezza, essendo stati arsi nell'incendio della loro veneranda professione di fede. Questa è la vera ragione per la quale furono destinati alla morte: perché esortavano gli altri a essere simili a loro. E la loro esortazione fu tanto efficace che, dopo la loro partenza da questo mondo, la loro fede riuscì a convertire tutti i luoghi di quella regione. E così Cristo, che in quella terra nei tre martiri era stato perseguitato, ora vi esulta nelle numerose comunità di cristiani.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
 e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
 ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
 Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
 Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
 Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
 accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
 abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
 Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
 e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
 tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
 nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
 e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
 di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
 mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
 e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
 la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
 mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
 cerca il tuo servo
 perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
 perché siamo troppo infelici: *
 aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
 degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
Si allieti, o Dio, la tua Chiesa per l’unica corona di gloria che unisce fraternamente i santi Sisinio, Martirio e Alessandro e il vescovo Vigilio che li ha inviati; la loro testimonianza accresca la nostra fede e conforti la nostra vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

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LODI MATTUTINE
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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
 nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA
       Cantico Lc 1,68-79

Ant.Come purpuree rose e intatti gigli * i martiri di Cristo rallegrano il giardino della Chiesa.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
 perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
 nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
 per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
 e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
 e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
 di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
 al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
 perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
 nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
 per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
 e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
 sulla via della pace».

Gloria.

Ant.Come purpuree rose e intatti gigli * i martiri di Cristo rallegrano il giardino della Chiesa.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa)
Si allieti, o Dio, la tua Chiesa per l’unica corona di gloria che unisce fraternamente i santi Sisinio, Martirio e Alessandro e il vescovo Vigilio che li ha inviati; la loro testimonianza accresca la nostra fede e conforti la nostra vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
       Cantico Dn 3,26-27a.29.34-41

Ant. 1
Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; *
 degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

Tu sei giusto *
 in tutto ciò che hai fatto.

Poiché noi abbiamo peccato, †
 abbiamo agito da iniqui, *
 allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.

Non ci abbandonare fino in fondo, †
 per amore del tuo nome, *
 non rompere la tua alleanza;

non ritirare da noi la tua misericordia, †
 per amore di Abramo tuo amico, *
 di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,

ai quali hai parlato, †
 promettendo di moltiplicare la loro stirpe
  come le stelle del cielo, *
 come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore, *
 noi siamo diventati più piccoli
  di qualunque altra nazione,

ora siamo umiliati per tutta la terra *
 a causa dei nostri peccati.

Ora non abbiamo più né principe, †
 né capo, né profeta, né olocausto, *
 né sacrificio, né oblazione, né incenso,

né luogo per presentarti le primizie *
 e trovar misericordia.

Potessimo esser accolti con il cuore contrito *
 e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori, *
 come migliaia di grassi agnelli.

Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio *
e ti sia gradito,
perché non c’è delusione *
 per coloro che in te confidano.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore, *
 ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.

Gloria.

Ant. 1Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.
        Sal 143,1-10
Benedetto il Signore, mia roccia, †
che addestra le mie mani alla guerra, *
 le mie dita alla battaglia.

Mia grazia e mia fortezza, *
 mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
 colui che mi assoggetta i popoli.

Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
 Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
 i suoi giorni come ombra che passa.

Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
 tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
 lancia frecce, sconvolgili.

Stendi dall’alto la tua mano, †
 scampami e salvami dalle grandi acque, *
 dalla mano degli stranieri.

La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo servo.

        Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
 voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
 e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.

       Salmo diretto Sal 100
Amore e giustizia voglio cantare, *
 voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: *
quando a me verrai?

Camminerò con cuore integro, *
 dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhiazioni malvage; †
 detesto chi fa il male, *
 non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso, *
 il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo *
 io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo *
 non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese†
 perché restino a me vicino: *
chi cammina per la via integrasarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa,chi agisce con inganno, *
 chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, *
 per estirpare dalla città del Signore
  quanti operano il male.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Signore Gesù, che sei venuto fino a noi perché il popolo da te redento camminasse con integro cuore, infondi nella famiglia che abita la tua casa lo spirito di vera carità perché, alieni da ogni ingiusta parola e da ogni atto superbo, viviamo irreprensibili alla tua presenza, o Figlio di Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INNO
A te concorde salga la lode
dai servi tuoi, che esaltano
le sanguinose vittorie dei martiri,
Gesù Signore, dolcissimo Re.

Sterile e ottuso, il mondo
l’incomprensibile vita respinse;
essi, spregiandone l’arroganza,
a te, unico bene, si donarono.

Taciti e forte, sopportano
la minaccia, l’ingiuria, il supplizio;
nella violenza non si smarrisce
l’animo assorto in te.

Chi celebrare la celeste gloria
può con umana parola?
Ogni splendore vince la corona
imporporata dal sangue.

Pace e perdono, Trinità beata,
dona ai credenti,
e nel tuo regno di luce
ti canteremo nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, morto e risorto, unica ragione della nostra vita, si levi la voce dei redenti:

Gesù, vero Dio, che ti sei umiliato nell’obbedienza, Kyrie eleison.
 Kyrie eleison.

Vittima sacra, che hai effuso il tuo sangue sull’altare della croce, Kyrie eleison.
 Kyrie eleison.

Figlio di Dio, fortezza dei martiri, Kyrie eleison.
 Kyrie eleison.

Signore, che hai sofferto e sei stato riconosciuto re dell’universo, Kyrie eleison.
 Kyrie eleison.

Salvatore crocifisso, che sei stato assunto nella gloria, Kyrie eleison.
 Kyrie eleison.

Sposo della Chiesa, che sempre le sei vicino, Kyrie eleison.
 Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

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ORA MEDIA
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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
 nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,137-144 XVIII (Sade)

Ant. 1Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Tu sei giusto, Signore, *
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi *
e con fedeltà grande.

Mi divora lo zelo della tua casa, *
perché i miei nemicidimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola, *
 il tuo servo la predilige.

Io sono piccolo e disprezzato, *
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna *
e verità è la tua legge.

Angoscia e affanno mi hanno colto, *
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, *
fammi comprendere e avrò la vita.

Gloria.

Ant. 1Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Salmo 87
I (2-8)

Ant. 2
Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.†

Signore, Dio della mia salvezza, *
 davanti a te grido giorno e notte.
† Giunga fino a te la mia preghiera, *
 tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
 la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli
che scendono nella fossa, *
 sono come un morto ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
 sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
 e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
 nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Gloria.

Ant. 2Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.

II (9-19)

Ant. 3Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
 O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
 la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
 la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
 e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
 perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
 sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
 i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
 tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
 mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. 3Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE    2 Cor 1,21-22
Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Lampada per i miei passi.
 Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

Luce sul mio cammino.
 Signore, è la tua parola.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
 Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

ORAZIONE
Dio altissimo e immenso, nel tuo Spirito osiamo fiduciosi avvicinarti e chiamarti col nome di padre: in virtù del medesimo consolatore preserva i nostri giorni dalla colpa e donaci infine l’eredità della gloria. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE    Is 55,7
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrò misericordia di lui e a l nostro Dio che largamente perdona.

Buono e pietoso è il Signore.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

Non conserva per sempre il suo sdegno.
E’ lento all’ira e grande nell’amore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

ORAZIONE
Dio provvidente e buono, che generosamente partecipi ai poveri le tue ricchezze, rivestici della tua santità, rendi pura la lode dei tuoi servi e accogli pietoso la nostra supplica. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE    Col 1,19-20
Fratelli, piacque a Dio di fare abitare in Cristo ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose c he stanno sulla terra e quelle nei cieli.

O Dio, mio re, voglio esaltarti.
 O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

Ti voglio benedire ogni giorno.
E lodare il tuo nome in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
 O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

ORAZIONE
Il tuo popolo, o Dio, non arrossisca mai della croce di Cristo, ma nell’umiliazione del Figlio tuo vinca ogni potere mondano; sicura speranza rinasca negli animi in virtù del trionfo pasquale del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

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VESPRI
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B. Paolo VI,
papa
memoria

PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure

Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Sempre su noi rifulga
il divino splendore.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

Guarda benigno i tuoi servi, Signore;
saziaci con la tua grazia.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

Sempre su noi rifulga
il divino splendore.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

INNO
Sulle nebbiose strade del mondo
s’irradiò la tua luce;
noi, ammirando i disegno del Padre,
a te leviamo l’inno.

Cristo, pontefice eterno,
che a Dio, con nuovo patto,
degli uomini smarriti nella colpa
riconciliò la stirpe,

della sua grazia che libera e salva
dispensatore ti volle,
e tu l’unica vita tua votasti
all’amore del Padre e dei fratelli.

Tu sulla terra portasti l’onere
delle celesti chiavi
e della tua fede pascesti
l’umile gregge di Pietro.

Ora che in cielo con Gesù ti allieti,
ancora attendi alla Chiesa
e tutti guida i devoti discepoli
allo splendore del regno.

Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli. Amen.

NOTIZIA DEL BEATO
Giovanni Battista Montini, nato a Concesio (Brescia) il 26 settembre 1897 in una famiglia ricca di fede, fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1920 e fu inviato presso il Pontificio Seminario Lombardo in Roma, entrando presto al servizio della Santa Sede. Dopo una breve esperienza diplomatica in Polonia, divenne Assistente ecclesiastico dei giovani universitari cattolici della FUCI, spronandoli all’impegno culturale e apostolico nella società: a molti dei suoi discepoli si deve il volto dell’Italia democratica dopo gli anni tragici della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale. Il suo impegno pastorale e formativo si accompagnò al servizio presso la Segreteria di Stato, ove divenne collaboratore apprezzato del Venerabile papa Pio XII, che gli affidò l’organizzazione degli aiuti profusi dalla Santa Sede durante la seconda guerra mondiale ai prigionieri, alle popolazioni affamate, agli ebrei perseguitati dai nazifascisti. Dopo averlo promosso suo Prosegretario di Stato, Pio XII il 1° novembre 1954 lo nominò arcivescovo di Milano, ove fece il suo ingresso il 6 gennaio 1955. Il suo zelo pastorale lo portò in ogni angolo della diocesi, cercando vie nuove di evangelizzazione. Tra esse emerge la Missione di Milano del novembre 1957, che fu ripresa anche da altre diocesi nel mondo, per la novità della sua modalità e dei suoi contenuti. Eletto papa il 21 giugno 1963, prese il nome di Paolo VI e condusse felicemente a termine il concilio ecumenico Vaticano II, iniziato dal suo predecessore, san Giovanni XXIII. Si fece pellegrino in ogni continente, baciandone sempre la terra al suo arrivo, cominciando dal pellegrinaggio in Terra Santa, primo papa dopo san Pietro a tornarvi. Tra le molte sue encicliche emergono, giustamente famose, l’Ecclesiam suam, un intenso invito al dialogo con tutti, la Populorum Progressio, con la quale impegnò la Chiesa «esperta in umanità» al servizio privilegiato dei poveri e degli oppressi. Cantore della «civiltà dell’amore», che trova pienezza in Cristo, esortò a farsene testimoni i sacerdoti con l’enciclica Sacerdotalis caelibatus e gli sposi con la Humanae vitae. In anni travagliati dalle guerre, dalle rivoluzioni, dal terrorismo in  tutto il mondo, continuò a esortare alla pace istituendo la Giornata della pace, divenuta ormai patrimonio dell’umanità, e indisse l’Anno Santo 1975, che caratterizzò con due esortazioni apostoliche, la Gaudete in Domino, sul dovere della gioia cristiana, e l’Evangelii nuntiandi, sulla bellezza dell’annuncio del Vangelo e della testimonianza personale, poiché gli uomini «ascoltano i maestri solo se sono testimoni». Tra le molte e storiche riforme che egli attuò in ossequio del Concilio Vaticano II spiccano la riforma liturgica e l’istituzione del Sinodo dei Vescovi, che hanno segnato radicalmente il volto della Chiesa. Dopo breve malattia si spense il 6 agosto 1978, nel giorno della Trasfigurazione cui era stato sempre particolarmente devoto. La fama della sua santità si diffuse rapidamente e si consolidò alla luce dei frutti del suo pontificato, tanto che papa Francesco ne decise personalmente la beatificazione il 19 ottobre 2014.

SALMODIA
Salmo 136,1-6

Ant. 1Se ti dimentico, Gerusalemme, * la mia destra si paralizzi.

Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo *
al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra *
appendemmo le nostre cetre.

Là ci chiedevano parole di canto *
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori: *
«Cantateci i canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore *
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme, *
si paralizzi la mia destra;

mi si attacchi la lingua al palato, †
se lascio cadere il tuo ricordo, *
se non metto Gerusalemme
 al di sopra di ogni mia gioia.

Gloria.

Ant. 1Se ti dimentico, Gerusalemme, * la mia destra si paralizzi.

Salmo 137

Ant. 2A te voglio cantare * davanti agli angeli, o Dio.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: *
 hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli, *
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome *
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa *
più grande di ogni fama.

Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, *
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra *
quando udranno le parole della tua bocca.

Canteranno le vie del Signore, *
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l’umile *
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.

Se cammino in mezzo alla sventura *
tu mi ridoni la vita;
contro l’ira dei miei nemici stendi la mano *
e la tua destra mi salva.

Il Signore completerà per me l’opera sua. *
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare *
l’opera delle tue mani.

Gloria.

Ant. 2A te voglio cantare * davanti agli angeli, o Dio.

PRIMA ORAZIONE
Ascolta, o Dio, l’implorazione della tua Chiesa che a te rende grazie cantando davanti agli angeli: tu che volgi lo sguardo lontano dai superbi e contempli gli umili con occhi di misericordia, stendi la mano a chi cammina in mezzo alla sventura e, portando a compimento l’opera del tuo amore, introduci pietoso nella vita eterna i servi che ti invocano. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
       Cantico Lc 1,46-55

Ant.Rallegratevi nel Signore, perché egli è vicino * inneggiate al suo nome, perché è amabile.

L'anima mia magnifica il Signore *
 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
 D'ora in poi tutte le generazioni
  mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
 e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
 si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
 ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
 ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
 ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
 ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
 ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
 magnifica il Signore.

Ant.Rallegratevi nel Signore, perché egli è vicino * inneggiate al suo nome, perché è amabile.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, sorgente della vita, che al tuo servo, il beato Paolo VI, papa, ti sei rivelato mistero di pace e di beatitudine, fa’ che, illuminati dai suoi esempi, riconosciamo nel tuo Figlio Gesù Cristo l’unico Redentore dell’uomo. Per lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Al sacro fonte un divino lavacro
dona salute ai popoli.
 In Cristo risorto la vita si rinnova.

L’acqua è un sepolcro donde l’uomo rinasce,
disserrata è la porta della morte.
 In Cristo risorto la vita si rinnova.

Orazione
Dio onnipotente, fa’ risplendere su noi la tua gloria; e il fulgore della tua luce, riverberato sugli animi nostri dallo Spirito santo, confermi nella fede e nell’amore coloro che sono rigenerati dalla tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Riconoscenti verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo:
Pastore eterno, ascoltaci.

Aiuta i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te,
perché gli erranti possano ritornare sulla strada della vita.

Tu che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse ravvivarsi,
sii vicino a coloro che nella comunità cristiana esercitano il servizio dell’autorità.

Tu che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,
dona slancio e tenacia ai missionari, perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo.

Sostieni con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori,
perché siano una cosa sola e siano accolti come mandati da te.

Tu che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,
introduci nella tua pace i vescovi e i presbiteri defunti.

Sull’esempio dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

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COMPIETA
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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
 nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant.Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
 porgi l'orecchio alla mia supplica,
  tu che sei fedele, *
 e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
 nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
 calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
 come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
 si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
 ripenso a tutte le tue opere, *
 medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
 sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
 viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
 perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
 poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
 perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
 a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
 perché sei tu il mio Dio. *
 Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
 liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant.Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

LETTURA BREVE    1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
 A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
 Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
 A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE  
       Cantico Lc 2,19-32

Ant.Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
 vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
 preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
 e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.


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